Il procedimento disciplinare di licenziamento é scattato nei confronti di Carlo Ventimiglia, 57 anni, residente a Termini Imerese, responsabile del Centro Elaborazioni Dati all’interno del Comune. L’impiegato, un vero e proprio mago del computer, é stato scoperto lo scorso marzo poi, é stato denunciato alla Procura di Termini Imerese e sospeso dal servizio per sei mesi. Adesso, nei suoi confronti arriva il licenziamento in tronco con una delibera a firma del Commissario Straordinario del Comune di Termini Imerese, Girolamo Di Fazio, datata 4 maggio 2017. Carlo Ventimiglia era stato già sospeso fino a settembre per ordine del gip del Tribunale. Il procedimento disciplinare era stato avviato dal Commissario Girolamo Di Fazio, che ha pure provveduto a costituire il Comune di Termini Imerese come parte civile nel procedimento penale. Carlo Ventimiglia aveva pieno potere di spostare/ sistemare/ cancellare” tutto dentro i data base del Comune essendo lui stesso il responsabile del Ced avendo quindi, password ed accessi ovunque, con la possibilità di alterare l’orario di servizi e di modificare la rilevazione dei dati sulla sua presenza in ufficio alterando anche il calcolo delle ore di straordinario mai fatte. Tutto fu scoperto lo scorso 16 marzo, quando il personale dell’Aliquota della Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Termini Imerese, assieme ai colleghi della Stazione Carabinieri di Termini, hanno eseguito l’ordinanza interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, dott. Fabrizio Anfuso, nei confronti dell’impiegato. La misura era scattata a seguito della richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, che avrebbe contestato all’indagato i reati di frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsa attestazione di servizio e truffa, aggravati dalla recidiva e dalla qualifica di operatore di sistema e incaricato di pubblico servizio. Le indagini di polizia giudiziaria, condotte dagli investigatori della Sezione di P.G. della Procura di Termini Imerese avrebbero consentito di rilevare una particolare condotta illecita dalle modalità uniche ed eccezionali, che consentiva al dipendente comunale di alterare i propri orari di servizio. L’impiegato, sfruttando le sue conoscenze informatiche, si introduceva nel sistema informatico del comune, modificando l’orario del terminale di rilevazione delle presenze, inserendo una timbratura “a piacimento”. Motivo: alterava l’inizio o la fine del turno lavorativo in qualunque momento della giornata e, quindi, di allontanarsi ingiustificatamente o di ritardare il suo arrivo in ufficio. “Una condotta nuova e particolare, uno caso unico -ha dichiarato al telefono il Commissario Straordinario del Comune di Termini Imerese, Girolamo Di Fazio, insediatosi il 10 agosto del 2016 dopo le dimissioni del Sindaco Salvatore Burrafato- che vede l’impiegato gestire e manomettere a suo piacimento l’intero apparato informatico. Per lui è stato molto semplice perché all’interno del Comune di Termini Imerese é il responsabile del sistema informatico e quindi, non controllato da nessuno”.

Francesca Giunta