Questa settimana parleremo del fenomeno della dispersione scolastica, dove la Sicilia resta ai vertici europei. Una piaga sociale grave che riguarda principalmente gli studenti di contesti sociali, economici, culturali e familiari deboli. Sono le scuole superiori di secondo grado a mostrare le situazioni più gravi, ma anche le scuole elementari e medie ubicate in quartieri dove sono presenti degrado sociale, disoccupazione e povertà. La dispersione scolastica ha due aspetti: quello strettamente legato al percorso scolastico e l’altro al disagio giovanile. Analizzando, il primo, cioè l’ambito scolastico, la dispersione si identifica: con abbandono, irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, bocciature e interruzioni che possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. Mentre, nel secondo caso, è il risultato di fenomeni sociali di disagio complessi che incidono sulla costruzione della propria identità, sull’immagine di sé e del mondo, sui propri comportamenti sociali.

In una società, come quella del nostro tempo, i percorsi scolastici classici non riescono, infatti, a rispondere sempre ai bisogni di un utenza sempre più eterogenea, molte volte con forte disagio sociale, che chiede di essere inserita più velocemente nel mondo del lavoro, in modo qualificato. Con i corsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), erogati da organismi professionali regionali accreditati, pertanto, si tenta di colmare questo gap dei percorsi di istruzione classici, favorendo in tempi brevi la formazione di profili professionali idonei all’inserimento nel mondo del lavoro,  recuperando chi non trova nei classici percorsi di istruzione, modelli formativi adeguati alla costruzione della propria identità e professionalità.

In questo contesto evidenziamo le Circolari 20 e 21 del 7 giugno 2017, emanate dal Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale, che prevedono l’avvio di 98 percorsi di secondo grado, di cui 20 in regime a carattere sperimentale del sistema duale in alternanza scuola lavoro.

Ci auguriamo che gli Enti di formazione professionale operanti sul territorio delle Madonie e del Termitano, anche in collegamento con le articolazioni presenti dei CPIA, approfittino di questa opportunità per programmare siffatte opportunità da offrire ai giovani del territorio, così come sapranno attivarsi le altre realtà nelle restanti parti del territorio siciliano, spesso caratterizzati da più significative realtà di dispersione scolastica.

Entro il 31 luglio 2017 saranno programmate iniziative più consistenti. Ma di questo parleremo nei prossimi numeri, dopo che l’Assemblea Regionale Siciliana avrà affrontato, nel corso del mese di giugno, importanti innovazioni in materia.