larità, spensieratezza e tanta voglia di ritrovarsi hanno contraddistinto il terzo «Raduno dei mitici di via Zara 28», un appuntamento divenuto ormai un must e che quest’anno che si è svolto lo scorso 22 giugno. Un’ottantina i partecipanti, tutti agenti di Polizia Penitenziaria (sia in servizio che in riposo ed arrivati da più parti della Sicilia) che hanno prestato servizio nel carcere termitano. Diversi di loro quest’anno hanno partecipato per la prima volta, a voler dimostrare come il ripetersi dell’iniziativa tende a coinvolgere sempre più agenti di anno in anno. Gli «uomini dello Stato» si sono radunati nel piazzale interno al penitenziario dei Cavallacci, luogo per loro ricco di ricordi lavorativi e soprattutto umani. All’appuntamento c’era anche l’ex direttrice Gandolfa Trabunella, che ha commentato: «ogni volta è un’emozione trovarmi qui con voi. Si è sempre lavorato in serenità ed anche di fronte alle difficoltà ed ai problemi mi sono sempre sentita “sicura” perché sapevo che dietro avevo la grande forza dei miei agenti».
L’idea è nata nel 2015 da alcuni “colleghi” che, grazie ad un efficace passaparola, hanno rapidamente contattato molti compagni di lavoro riunendoli dopo tanti anni di silenzio, ognuno preso dalla propria vita. Un appuntamento che si rinnova da tre anni a che ha tutto il sapore di voler continuare nel tempo. Tutti gli astanti sono stati pure benedetti dal cappellano del penitenziario fra’ Agatino Sicilia, che ha letto un passo del vangelo ed asperso con l’acqua benedetta i presenti.
Non sono mancati momenti di allegria come anche quelli riflessivi, in cui è stato ricordata la bontà dell’infermiere Renato Condura recentemente scomparso ma che fino allo scorso anno era stato presente al raduno. Gli agenti hanno poi mostrato solidarietà anche per la collega calabrese Sissy Trovato Mazza, che lo scorso primo novembre è stata ritrovata esanime ed in una pozza di sangue all’interno di un ascensore dell’ospedale di Venezia (dove era in servizio) poiché ferita da un colpo di arma da fuoco alla testa dopo un controllo di routine. La donna è ancora in coma ed i colleghi termitani l’hanno voluta ricordare con uno striscione esposto durante il momento di raduno. Altro momento significativo è stato la deposizione della corona di allora in memoria dell’agente termitano di Polizia Penitenziaria Antonino Burrafato, ucciso dalla mafia il 29 giugno 1982. A lui è intitolato il piazzale antistante il carcere. Una rappresentanza di agenti si è poi recata al cimitero per un saluto ai colleghi che non ci sono più. La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale.
Fra Agatino Sicilia ha benedetto i presenti con l’aspersione dell’acqua benedetta.