Le ultime Elezioni comunali dell’11 giugno e l’esito dei ballottaggi hanno confermato in Italia una tendenza fortemente negativa per il PD, che continua ad accompagnarsi con il crescente crollo  d’immagine e di consensi di Renzi e  del “Renzismo”.
A Palermo vince Orlando, che al 26% delle sue liste civiche ha avuto la capacità, e, bisogna ammetterlo, l’abilità di sommare il 20% delle liste di Cardinale, Lentini, e dell’aggregazione PD, Alfano, D’Alia, Crocetta, Lumia.
Questi i fatti, al netto delle raffinate e dotte interpretazioni del mio ex amico prof. Orlando, che attribuisce nei fatti la sua vittoria alla formula del “civismo” e all’apporto determinante delle sue Liste Civiche.
Senza Cardinale, Lentini, Cracolici, Lupo, Faraone, Crocetta, Lumia, e senza l’abbassamento per la sola Sicilia della soglia dello sbarramento dal 50% al 40%, Orlando non avrebbe vinto in prima battuta, ci sarebbe stato il ballottaggio e non sappiamo con quali risultati.
Questi i fatti.
Ora si apre in Sicilia una nuova fase: il 5 Novembre dovremo eleggere un nuovo Presidente della Regione ed un nuovo Parlamento Regionale.
C’è bisogno di un Governo Regionale in grado di far dimenticare presto Crocetta e in grado di rilanciare l’Economia e lo Sviluppo, restituendo vitalità alle attività imprenditoriali e creando una prospettiva di lavoro, che ripristini il circuito della  speranza per i nostri Giovani.
Ciascuno scelga liberamente lo schieramento di appartenenza, ma con una rigorosa attenzione al profilo etico e progettuale delle persone da selezionatr per il Governo della Sicilia.
Abbiamo tutti il dovere di dare il nostro contributo per restituire la politica alla gente, ripristinando il profilo della moralità e della progettualità, e rimettendo al centro della Politica le persone.
Speriamo bene.
Armando Aulicino