Si è chiusa con tanti apprezzamenti la sesta “Sagra del Grano”. E’ stato un fine settimana all’insegna della rievocazione e della riflessione quello che si è svolto tra il centro storico e la frazione Pianello. La manifestazione, organizzata dal Circolo Ricreativo Culturale Sportivo Pianellese, si è aperta sabato pomeriggio con la rievocazione di giochi antichi per bambini, canti e balli popolari e la degustazione di prodotti del grano. Ieri (domenica) a Palazzo Pottino il convegno al quale è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici dal tema “Il grano come risorsa…”. Durante la mattinata sono state affrontate varie problematiche legate all’agricoltura, al grano e alla necessità di chiudere le filiere produttive. Non è ammissibile, infatti, ha evidenziato Bernardo Messina, ricercatore del consorzio “Gian Pietro Ballatore”, vedere la Sicilia prima in termini di produzione di grano e consumo di pasta e scoprire che in Sicilia ci sono solamente cinque pastifici industriali. Così come non è ancora pensabile di continuare a produrre per il contributo europeo o per vendere il grano a prezzi stracciati. Bisogna produrre biologico, mettersi assieme e chiudere la filiera. Questa la tesi sostenuta da Pietro Di Marco che ha portato anche la testimonianza di una realtà positiva qual è l’azienda PROBIO.Si. All’incontro coordinato da Gandolfo Macaluso, alla presenza del presidente del Circolo Pianellese Calogero Gulino, è intervenuto anche il presidente del Gal Madonie Bartolo Vienna. Grande attenzione ha avuto l’argomento “Grani Antichi” non solo per le qualità salutistiche ma soprattutto perché possono diventare il valore aggiunto dell’agricoltura siciliana che è in ripresa e rappresenta l’azienda siciliana per eccellenza. “Con il PSR – ha affermato l’assessore regionale Antonello Cracolici, a conclusione del convegno – stiamo cercando di dare una sterzata ad un sistema di sfruttamento delle risorse che negli anni passati ha portato solamente nuove macchine nelle aziende e non produzioni di eccellenza. La Sicilia deve investire sulla qualità. Non basta esserci – ha detto Cracolici, facendo il quadro della situazione isolana nell’ambito europeo e mondiale – ma bisogna anche cambiare e rinnovare. Quello che ci proponiamo con il PSR è proprio un rinnovo generazionale del mondo agricolo.”
Soddisfatto il sindaco Pietro Macaluso per la riuscita della manifestazione che, oltre a fare memoria di un passato lavorativo non molto lontano, è stata occasione di riflessione e momento formativo su un tema quotidiano qual è lo sviluppo del territorio.