Questa settimana parleremo della contestata legge regionale 12 maggio 2010 n.11 e successive modifiche e integrazioni e delle opportunità che possono derivare dal punto di vista imprenditoriale dei servizi sociali e del lavoro.

Con tale legge del 2010 venivano azzerati i diversi capitoli di spesa del bilancio della Regione, relativamente a disposizioni di legge che disponevano di erogare annualmente somme ad istituzioni culturali, anche di eccellenza, rappresentanze sociali e di categorie produttive, istituzioni di diverso tipo (fondazioni, ONG, associazioni di promozione sociale, ecc.).

Con la nuova legge si assicurava un intervento finanziario di carattere generale annuale in favore di tali soggetti.

Con disposizioni successive, tale possibilità, sia pure in subordine, veniva estesa in capo ad Enti non destinatari di precedenti espresse norme di riconoscimento, alimentando così un contenzioso che spesso finisce per ridimensionare e ritardare i benefici che ricadono sui territori.

Anche quest’anno il bando, al fine di velocizzare l’erogazione dei benefici da parte dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha disposto che i progetti relativi al disagio sociale e alla disabilità fossero presentati entro il termine di 15 giorni, ancorché di 30 giorni come previsto per i progetti presentati ai Dipartimenti degli altri Assessorati.

Nel 2016 hanno beneficiato, relativamente alle associazioni presenti nel nostro territorio due organismi aventi priorità e precedenza di legge, sui 9 aventi diritto: l’Associazione Centro Studi Don Calabria Termini Imerese e l’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, il cui gruppo dirigente è espressione delle Madonie e del Termitano ed ha molteplici delegazioni comunali e significative sedi operative nel nostro territorio.

Disponiamo solamente delle notizie che riguardano l’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, il cui progetto a carattere regionale poggia e ripartisce il territorio su 4 sportelli I.SO.LA “Integrazione Sociale – Lavoro”.

A quello attivato nella Città di Palermo faranno riferimento le aree territoriali CPIA 1, CPIA 2, corrispondente all’ambito territoriale della Circoscrizione del Tribunale di Termini Imerese da Bagheria a Pollina, da Pollina-San Mauro Castelverde a Corleone fino a Bagheria – nonché l’area territoriale facente riferimento ai Comuni del Parco dei Nebrodi.

Il progetto si propone di assicurare, attraverso l’utilizzo di personale qualificato per la maggior parte siciliano, informazioni e opportunità di lavoro, particolarmente nel comparto della pesca, dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’industria conserviera alle comunità immigrate, supplendo così ai mancati finanziamenti in materia che il fondo europeo FAMI ha denegato all’Italia, alimentando così il disagio sociale e psichico di tali comunità, che non possono girovagare nei nostri centri urbani e nelle altre realtà territoriali, chiedendo l’elemosina, improvvisandosi parcheggiatori, pulivetri, venditori idi oggetti tra i più disparati in tutti i luoghi possibili, mettendo a dura prova il secolare senso di ospitalità e di tolleranza dei siciliani.

Se queste persone vengono in Italia per lavorare, mettiamoli in condizione di lavorare coprendo ambiti di lavoro che non interessano i nostri giovani e soprattutto dando loro la possibilità di lavorare nelle nostre aziende per concorrere al rilancio dell’agricoltura, della zootecnia, dell’attività conserviera. Per questo il progetto prevede che nel territorio delle Madonie vengano realizzati, oltre agli interventi promossi dall’Istituto, un laboratorio di florovivaismo, un corso di giardiniere, un corso di operatore agricolo, altro di operatore produzione pasti oltre che almeno 3-4 borse di lavoro tra Bagheria, Termini Imerese, Cefalù, Bagheria su 10 previsti dal progetto, altrettanto sui tirocini e almeno 4 contratti di lavoro in ambito agricolo-conserviero.

Il progetto, infine, in forza della ricognizione capillare effettuata sul territorio nell’area comprensoriale considerata localizzerà nel 2017 sino a giugno 2018 ulteriori interventi gestiti in sinergia col CPIA 2 di Termini Imerese, dallo sport all’integrazione, al laboratorio di musicoterapica, al  laboratorio di teatro, utilizzando essenzialmente artisti non professionisti, particolarmente presenti nel nostro ambito territoriale.

Saranno realizzate, altresì, numerose iniziative, sia pure di breve durata, nei diversi luoghi dell’area compresa di CPIA 2, particolarmente nelle Madonie, ove anche nei centri di seconda accoglienza, impegnando gruppi di lavoro in corsi brevi di tecnica di ricerca attiva del lavoro, orientando a ricercare lavoro nel comparto ambientale, agricolo, alimentare, offrendo alle aziende locali gratuitamente tirocini di lavoro nelle aziende agricole.

E’ chiaro che tali opportunità, unitamente a tante altre, sono già assicurate nel nostro territorio ai giovani e agli adulti, attraverso gli sportelli multifunzionali disseminati nel territorio (Termini Imerese, Montemaggiore Belsito, ecc.), le agenzie per il lavoro di Petralia Soprana e di Cefalù e le sedi operative destinate alle attività di formazione professionale.

A tal proposito, vogliamo ricordare alle aziende che insistono sul territorio e ai giovani in ceca di lavoro che entro il prossimo autunno ripartirà il programma Garanzia Giovani, per cui sarà preordinata per tempo una migliore organizzazione e un migliore utilizzo di tali opportunità destinati ai nostri giovani ed anche ai giovani immigrati regolarmente soggiornanti nel nostro territorio in possesso di carta d’identità rilasciata dal servizio anagrafe dei nostri Comuni.