“I tempi stringono, bisogna dare con urgenza risposte ai docenti che in queste ore sono in attesa di partire per sedi lontane centinaia di chilometri e che hanno già versato circa quattro mila euro di tasse universitarie per l’iscrizione ai corsi TFA per il sostegno in Sicilia, ma che probabilmente non potranno frequentare”.
A denunciare così quello che definiscono “l’immobilismo dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia” sono i sindacati della scuola, FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal con le loro segreterie regionali.
I sindacati attendono risposte dopo aver sollecitato il Miur, insieme alle segreterie nazionali, sulla vicenda delle utilizzazioni sui posti di sostegno in deroga nell’Isola in particolare sull’utilizzazione interprovinciale dei docenti che sono stati ammessi ai TFA di specializzazione presso le università della Sicilia.
“Avevamo incontrato anche il Ministero sulla vicenda – spiegano Graziamaria Pistorino segretario regionale Flc Cgil, Francesca Bellia Cisl Scuola, Claudio Parasporo Uil Scuola e Michele Romeo Confsal – dopo la mancata sottoscrizione del contratto integrativo regionale per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, avvenuta a seguito della totale chiusura da parte dell’Ufficio scolastico regionale nel ricercare soluzioni specifiche per il territorio siciliano, dove, in presenza di oltre 5 mila posti di sostegno in deroga, sono disponibili meno di mille docenti precari di sostegno”.
“Al momento risultano circa 57 richieste di queste specifiche utilizzazioni per il sostegno, ma purtroppo, registriamo ritardi e silenzi da parte della Direzione generale per la Sicilia, rispetto al monitoraggio che il MIUR ha richiesto ai fini della verifica della fattibilità della procedura”. I sindacati della scuola sollecitano così “un immediato intervento del direttore generale dell’USR Maria Luisa Altomonte per una urgente soluzione”.
“Cresce il bisogno di insegnanti specializzati per gli oltre cinquemila alunni diversamente abili in situazione di gravità che il prossimo anno scolastico hanno necessità del supporto dell’insegnante di sostegno – concludono -, utilizzare i docenti siciliani che, pur titolari fuori regione, sono stati ammessi ai corsi TFA di specializzazione su sostegno, sarebbe una soluzione valida. Si intervenga subito”.