Il neo eletto Consiglio regionale dell’AnciSicilia, durante la prima seduta ufficiale svoltasi ieri a Villa Niscemi, ha affrontato, tra gli altri, anche il tema delle risorse regionali, la cui mancata ripartizione sta mettendo oltremodo in difficoltà gli enti locali siciliani.
Il presidente Leoluca Orlando ha, infatti, precisato che “tutti i comuni dell’Isola stanno approvando i bilanci di previsione 2017 senza che siano state assegnate le risorse regionali previste per l’anno in corso”.
“Ci vogliono certezze sui trasferimenti – hanno aggiunto il presidente Orlando e il segretario generale Alvano – in modo tale che si possano approvare, entro i termini previsti, gli strumenti finanziari senza ricorrere a successivi correttivi. Questa continua incertezza economica mette in pericolo anche l’incolumità degli amministratori locali i quali, non potendo assicurare i servizi essenziali ai cittadini, sono spesso bersaglio di ritorsioni e aggressioni. Ci troviamo, di fatto e da troppo tempo, a fronteggiare in totale solitudine una situazione che rischia di implodere causando danni irreparabili agli enti locali sia da un punto di vista finanziario che sul piano della coesione sociale”.
“Per questi motivi – concludono Orlando e Alvano – ancora una volta facciamo un appello affinché la situazione degli enti locali siciliani (comuni, unioni di comuni, liberi consorzi e città metropolitane) sia al centro delle priorità del Governo nazionale e del Parlamento regionale”.
Lo scorso mese di agosto l’AnciSicilia ha rappresentato l’urgenza di procedere in favore dei comuni (attraverso l’attuazione dell’articolo 1 della Legge Regionale 8/2017) al riparto delle assegnazioni di parte corrente (340 milioni di euro) e di quelle destinate agli investimenti (115 milioni di euro).
In una nota inviata al presidente Crocetta, al presidente dell’Ars, agli assessori Lantieri, Mangano, Baccei e ai presidenti della I e II Commissione Ars (Affari Istituzionali e Bilancio), l’Associazione dei comuni siciliani ha anche sottolineato la necessità di procedere, in tempi brevissimi, all’assegnazione delle somme necessarie per l’assistenza ai disabili e per la stabilizzazione dei precari in quei comuni che hanno dichiarato il dissesto e in quelli che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.