“La questione, rilanciata in questi giorni da un inchiesta di Repubblica, e poi ripresa da altri media è gravissima. Ogni anno a Palermo, decine di piccole finiscono per diventare spose bambine, costrette a tornare nei paesi di origine dei loro genitori, e sposare uomini molto più grandi loro. Problema che interessa in maniera particolare le comunità del Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Rom. E in una città che si vanta di essere luogo per eccellenza dell’accoglienza e dell’integrazione questa cose suonano davvero male”. A dichiararlo sono i consiglieri comunali del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Palermo.
“Solo per ricordare qualche numero – proseguono i consiglieri del MoVimento – le spose bambine ogni anno sono circa 5 milioni e almeno 70 mila muoiono di parto. Ed è un fenomeno che riguarda sempre di più l’occidente, anche, gli Stati Uniti d’America. Per questa ragione abbiamo presentato una interrogazione al Sindaco di Palermo, nella quale evidenziamo che bisogna subito rilanciare il tema del matrimonio forzato all’interno del sistema scolastico, e dei centri antiviolenza, per dare informazione a queste piccole e spiegare loro che c’è la possibilità di rivolgersi alle istituzioni. Bisogna assolutamente far si che le minori conoscano i loro diritti e sappiano come e a chi chiedere aiuto. Fermo restando il fatto che in città come Palermo, in perenne emergenza sociale, bisogna assolutamente e urgentemente rivedere e potenziare il sistema dei servizi sociali.
Ancora nella nostra interrogazione abbiamo chiesto di attivare un dialogo più serrato con le comunità che sono più a rischio per questo tipo di crimine, cercando di indurle a collaborare e a diventare sentinelle esse stesse per collaborare con Forze dell’Ordine e servizi sociali. Infine, chiediamo l’attivazione di uno sportello comunale multilingue che dia sostegno nel contrasto a questo fenomeno.
A breve – concludono dal gruppo consiliare Comunale M5S – incontreremo anche alcune associazioni che si occupano della vicenda e componenti delle comunità straniere interessate maggiormente alla vicenda.

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