Le liste presentate in vista delle Elezioni Regionali in Sicilia, sono l’immancabile dimostrazione di come attori padri fondatori di sistemi piramidali alla cui base stanno regole e fenomeni di clientelismo e nepotismo, cercano in tutti i modi e con tutti i mezzi di difendere e procreare un sistema, oggi inadatto ma soprattutto di cui tutti siamo consapevoli, classificabile ahimè anni luce lontano, da un sistema meritocratico, quest’ultimo, pilastro di un ordinamento Democratico, in cui sono garantiti diritti e libertà. La correttezza etica, morale e giudiziaria dei candidati è diventata solo un fatto accessorio e non un divieto di accesso per una corsa che ha come obiettivo il massimo vertice istituzionale Regionale. Nelle liste vedo nome dei candidati affiancati da “nomignoli” che riproducono nomi di padri, madri, parenti e amici frutto di un sistema obsoleto che lascia spazio agli inganni e alle ingiustizie. Nomi di candidati che non dovrebbero stare tra la libera gente per i reati commessi e ancora non accertati a causa di un sistema giudiziario lento.
Cosa dire? finché questo sistema sarà alimentato l’Italia, la Sicilia, le Regioni d’Italia e tutte le amministrazioni comunali non avranno via d’uscita e nessuna possibilità di sviluppo perché succubi di un sistema colluso.
Che la commissione Antimafia e gli organi proposti facciano le dovute verifiche con imparzialità e assoluta correttezza.
Spero che in questa campagna elettorale vengano fuori valori come: la trasparenza, la presenza territoriale, una candidatura meritata e frutto dell’ impegno sociale nonché dell’impegno istituzionale, ma il valore che deve primeggiare è l’onesta.

Massimiliano Cipriano