Avevo scelto di non esprimermi pubblicamente sulle vicende giudiziarie del Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, deludendo anche qualche mio elettore, perché ho sempre giudicato spregevole chi, per proselitismo e senza alcun rispetto umano, ha basato la propria “fortuna” politica sulla scelta di “attaccare” quanti nella nostra comunità sono stati sottoposti a qualsivoglia tipologia di azione giudiziaria, ma l’assordante silenzio che ha avvolto la Nostra Città mi induce ad intervenire sulla vicenda. Lo scrive Fabrizio Piscitello, capogruppo di Cefalù Terzo Millennio.
Avevo scelto – dice Piscitello – di non esprimermi pubblicamente sulle vicende giudiziarie del Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, deludendo anche qualche mio elettore, perché ho sempre giudicato spregevole chi, per proselitismo e senza alcun rispetto umano, ha basato la propria “fortuna” politica sulla scelta di “attaccare” quanti nella nostra comunità sono stati sottoposti a qualsivoglia tipologia di azione giudiziaria, ma l’assordante silenzio che ha avvolto la Nostra Città mi induce ad intervenire sulla vicenda.
Lo stesso silenzio, parimenti, non è stato fatto – ricorda Piscitello – su altre vicende come quella dei “falsi mandati”, risalente al 2005, per la quale, nell’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative della nostra Città, chi scrive è stato accusato di esserne il responsabile “politico”.
In quella occasione, nessuno dell’allora Amministrazione Vicari è mai stato trascritto nel registro degli indagati o privato in alcun modo della libertà personale.
Nella fattispecie – dice Piscitello – un Sindaco sottoposto a misura cautelare, che intende continuare nel suo mandato, avrebbe dovuto far conoscere: – il puntuale contenuto della richiesta del Pubblico Ministero in merito all’applicazione della misura cautelare;- il puntuale contenuto dell’Ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari;- il puntuale contenuto delle dichiarazioni rese a discolpa in sede di interrogatorio di garanzia;- il puntuale contenuto del ricorso per il Riesame, se proposto, o in alternativa, i motivi per cui detto ricorso non é stato proposto. Ma ancora una volta si tende a mistificare la realtà gettando fumo negli occhi e sminuendo l’accaduto.
Mentre la Città è in dissesto finanziario, non ha il bilancio approvato, non distribuisce acqua potabile, riversa in mare i reflui senza adeguata depurazione e tant’altro, il Sindaco continua a produrre atti amministrativi,  continua a spendere i soldi dei cefaludesi senza alcuna pianificazione e programmazione, continua ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti, stando attento più alla forma “elettoralistica” che alla sostanza amministrativa.La giustizia farà il suo corso, ma si chiede al Sindaco di non continuare a gestire il Comune di Cefalù come se fosse casa propria, si invita lo stesso ad avere “esagerato” rispetto delle leggi e delle procedure e nel contempo di avviare un percorso di risanamento morale del nostro Comune, percorso basato sui principi costituzionali di responsabilità, legalità e imparzialità. Il Gruppo Consiliare Cefalù Terzo Millennio, che mi onoro di rappresentare, . conclude Piscitello – continuerà a svolgere attività di vigilanza sugli atti amministrativi prodotti, nel superiore interesse di Cefalù e dei Cefaludesi.