Tra partita chiusa e giochi fatti, si chiude la campagna elettorale regionale, dove gran parte dei siciliani Domenica 5 novembre dovrà esprimere il proprio parere sul candidato da far sedere sulla poltrona dell’Ars. Candidati che si sono espressi nel migliore dei modi, con tanta voglia e fame e di mettersi in discussione tra passato e futuro, sfoggiandosi come migliore “offerta”che la piazza possa esporre, affermando un futuro diverso e con tanta voglia di far cambiare l”opinione agli oltre 4 milioni di elettori che voteranno dalle 8 alle 22. Cinque candidati tra destra, sinistra ed entrambi i centri, con una confusione mediatica per tanta gente che non si occupa tanto di politica , quindi con un senso di appartenenza che si è perso, rimpiangendo i semplici partiti di una volta come la Democrazia,Comunista e Socialista visto che oggi tra molteplici liste e tanta confusione,si cambia da un partito all’altro senza battere ciglio !
Se Nello Musumeci , all’inizio poteva essere il candidato prescelto dai siciliani per tanti motivi ora, dagli humour e rumour di piazza o meno, il M5S di Cancelleri, lo affianca per una battaglia a suon di voti a cui l’incertezza del vincitore viene rimessa in discussione. Certo che il politico catanese, con la politica nel sangue,per la terza volta tenta di conquistare la poltrona di Palazzo d’Orleans e la coalizione con cinque partiti può dargli quella spinta finale per raggiungere l’obiettivo ma, la voglia di opporre tutto ciò che dietro vige da tanti anni e con le stesse facce, porta la protesta dei siciliani a spingere su Cancelleri. Un po’ più defilato Claudio Fava, altrettanto politico valido ed esponente preparato, per una sinistra italiana che vuole mettere sul piatto, gli impresentabili che sono estranei alla sua lista, La corsa a Palazzo d’Orleans, per il vice presidente della commissione antimafia, non è in realtà una novità dato che già nel 2012 aveva presentato la sua candidatura che fu costretto a ritirare perché non residente in Sicilia. Fabrizio Micari, rettore dell’Ateneo Palermitano, tra sogni in Ferrari,organizzazione del suo matrimonio e vero siciliano, tenta di portare avanti il suo pensiero attorno alla coalizione che abbraccia il Pd , Alternativa popolare e i Centristi di D’Alia, così come altrettanto valida la proposta di Roberto La Rosa, che con il suo sogno di Nazionale Siciliana, tenta la scalata di Siciliani Liberi, per un indipendentismo difficile da realizzare tra sostegno al reddito e benzina senza accise.
Detto tutto, rimane solo la riflessione di Sabato e, il fatto stesso che tanti elettori rimangono ostili e stufi di tutto questo parlare e sparlare in questo periodo e non solo, quindi con lo stesso menefreghismo del “populino” che ha voglia di astenersi e di non recarsi al voto, ma su questo ognuno agisce a propria coscienza ….