Debbo confessare il mio disagio e la mia amarezza per un risultato elettorale che francamente non meritavo. Lo scrive Armando Aulicino, candidato di Rete Democratica – Musumeci, alle elezioni del 5 novembre.
Ed aggiunge: ni sono sempre comportato bene con tutti: non ho mai giocato con la dignità delle persone e ho sempre dato risposte chiare e serie, rispettando tutti, dicendo i miei No e soprattutto non promettendo e non illudendo, in cambio dei voti e del consenso.
La verità è che spesso nella vita le persone per bene non hanno fortuna, e per avere successo in politica bisogna forse essere spregiudicati e poco seri.
Sono stato eletto – ricorda Aulicino – deputato regionale due volte nel 1996 e nel 2006, sono stato fino al 1994 dirigente del sindacato siciliano e successivamente dirigente di partito (prima del CDU e poi del CCD), ho avuto migliaia di voti in occasione delle mie candidature alla Camera dei Deputati ( nel 1994) con il Patto Segni ed al Senato (nel 2001) con Democrazia Europea, ed in ogni occasione ho tenuto sempre la schiena dritta e mi sono mantenuto LIBERO da ogni condizionamento.
Di me si dice che sono una persona onesta, che ha portato nei Palazzi del Potere la sua moralità e la sua preparazione (anche questa mi è stata per la verità sempre riconosciuta anche da chi non ha condiviso le mie scelte).
Ho deciso di ricandidarmi – aggiunge – nell’Udc- Scudo Crociato Libertas, perché storicamente sono stato e continuo ad essere democristiano e centrista, attratto da sempre da politici e da statisti come De Gasperi e Sturzo.
Spero che il risultato assolutamente positivo – dice Aulicino – ottenuto dallo Scudo Crociato in Sicilia si consolidi e continui a consolidarsi fra qualche mese in occasione del rinnovo del Parlamento Nazionale.
Stimo Lorenzo Cesa ed ho molto apprezzato le sue scelte.
Concludo questa mia riflessione ribadendo che occorre impegnarsi nelle Istituzioni e nel Partito per fare in modo che la Politica torni a servizio dei cittadini.
Mi auguro che i cittadini selezionino i loro rappresentanti nei Palazzi del Potere sulla base di un rigoroso approfondimento e di una seria valutazione del profilo etico e della
Preparazione delle persone che si scelgono come propri rappresentanti nelle Istituzioni.
Concludendo – dice Aulicino – sento di dovere ringraziare le persone che mi hanno dato il proprio consenso, e francamente non vorrei essere nei panni di tanti che hanno promesso il proprio sostegno alla mia candidatura e alla fine non sono stati conseguenti.
Non li invidio, e, al posto loro, mi sentirei molto a disagio: in fondo i veri sconfitti di questa consultazione elettorale sono proprio loro, perché, mi dispiace dirlo, hanno adottato comportamenti poco lineari.
A giochi fatti – conclude – non sono dispiaciuto di non avere avuto il voto delle tante persone, che hanno scelto con i loro discutibili comportamenti elettorali di farsi rappresentare nelle Istituzioni da persone in qualche caso anche poco affidabili.
Con questi comportamenti non si qualificano le Istituzioni e non si contribuisce al rinnovamento della politica, che ha un disperato bisogno di moralità.