Nel corso del 2017 la Polizia Ferroviaria ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario.
Durante l’arco dell’anno sono state impiegate oltre 9000 pattuglie in stazione e più di 3750 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 7893 convogli ferroviari (con una media di circa 22 treni al giorno). Sono stati inoltre predisposti 1103 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Polizia Ferroviaria ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà, rispettivamente,34 e 108persone, procedendo complessivamente a 48708 controlli.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causa ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 110controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 2590 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 196 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 1300 kg del cosiddetto “oro rosso” di provenienza illecita. Il fenomeno in ambito ferroviario è risultato ulteriormente ridimensionato con un calo di furti del 49 % rispetto allo scorso anno.
Nel corso del 2017 il personale della Specialità ha rintracciato 55 persone scomparse, di cui 46 minori.
In calo il numero di incidenti in ambito ferroviario nella loro totalità ed in calo anche la mortalità connessa (da 6 a 2, pari a – 67%). Continua ad essere sensibile il dato che riguarda i comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori come ad es. l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungo linea. Ciò conferma l’importanza dell’attività di prevenzione e formazione, che la Polizia Ferroviaria persegue con forza attraverso diverse campagne di educazione alla legalità ed alla sicurezza, avviate già da diversi anni, che hanno lo scopo di sviluppare in particolare nei ragazzi, la cultura della sicurezza in ambito ferroviario, attraverso la conoscenza e l’applicazione delle regole di un corretto comportamento.Con il progetto “Train…to be cool” gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno incontrato, durante l’anno scolastico 2016/2017, quasi 4000studenti.
3500, inoltre, i ragazzi coinvolti nella tappa di piazza di Catania nata dalla collaborazione tra la Polizia Ferroviaria, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e la Federazione sportiva della Pallavolo, per sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della sicurezza individuale nell’ambito del sistema di trasporto ferroviario.
Non sono mancati i salvataggi, sia di aspiranti suicidi che di persone colte da malore in stazione o di persone in imminente pericolo di vita. In particolare sono state 8 le persone salvate dagli operatori della Polizia Ferroviaria.
Si chiude per la Polizia Ferroviaria un anno che ha visto le celebrazioni del 110° anniversario della sua fondazione. Nata il 24 giugno1907, da allora garantisce la sicurezza dei milioni di persone che si muovono in treno o frequentano le stazioni. Tra i passaggi fondamentali della storia vissuti “in prima linea” dalla più antica delle Specialità della Polizia di Stato: le due guerre mondiali e la successiva ricostruzione; le migrazioni di massa con l’utilizzo del treno (a partire dagli anni ’50) di milioni di persone dirette dal sud al nord (dell’Italia o dell’Europa) in cerca di migliori condizioni di vita; il triste periodo degli “anni di piombo”, che non hanno risparmiato l’ambito ferroviario.
Le manifestazioni relative all’importante ricorrenza hanno visto eventi in tutta Italia, organizzati unitamente alle Questure, e per la Sicilia, lo speciale “compleanno” della Polfer è stato celebrato il 18 dicembre scorso presso l’Auditorium Rai Sicilia.
Ed infine, anche durante le Festività Natalizie appena trascorse, la Polizia Ferroviaria ha vigilato per garantire la sicurezza di quanti hanno scelto il treno come mezzo per raggiungere le località di vacanze, incrementando, in particolar modo, l’attività di identificazione di persone sospette (oltre 2150 nel solo periodo natalizio)