Spettacolo tanto atteso al teatro biondo “C’era e c’era Giuseppe Schiera” interpretato in modo magistrale da Salvo Piparo, con la regia di Enrico Stassi, le canzoni di Costanza Licata e gli intermezzi musicali di Marco Macaluso alla fisarmonica.
Chi era Giuseppe Schiera?, La narrazzione che se ne fa è di un’uomo di strada che viveva delle sue “strofanelle” dedicate a temi di ogni genere pensate sul momento a seconda dei personaggi che incuriosivano l’attore di strada, capaci di dipingere in poche parole il personaggio che gli si trovava difronte, suscitando la curiosità nei passanti e rendendo più goliardica la vita dei quartieri.
Uomo semplice, ma di grande acume e capacità di spirito, capace di dare voce a tutto quello che probabilmente in molti pensavano nel periodo del fascismo, ma pochi osavano dire, pena l’arresto, la galera che più volte Giuseppe Schiera conobbe.
Il rischio per chi narra è sempre dietro l’angolo, il rischio di essere preso di mira, per quale partito lavori gli si chiede, chi ti paga per parlare nel modo in cui parli?.
Giuseppe schiera, uomo del popolo ultimo figlio di di una numerosa famiglia conobbe sin da piccolo la tristezza della povertà, lo chiamavano “muddricheddra” sorprendeva con le sue rime argute e pungenti ispirate ad eventi politici e sociali.
Moriì povero sotto i bombardamenti, dei suoi racconti la moglie per paura fece fuori quasi tutto, quello che ci resta lo dobbiamo a Salvo Licata e alla figlia che ne ha reso noto l’esistenza, donandolo al pubblico. Giorgio Li bassi era solito incarnare questo personaggio e ieri sera gli applausi sono stati rivolti anche a lui e alla sua capacità artistica intramontabile che rivive nella bravura di altri.
Salvo Piparo ha tenuto la scena in modo strabiliante, tenere a memoria un copione cosi vasto e variegato, sollecitando riflessione e sorriso al contempo è capacità di pochi. Piparo, considerato da molti l’erede indiscusso tra gli attori che hanno solcato il palcoscenico siciliano ha riscosso un meritato successo, anche lui pungente e genitile come pochi arriva sempre a farci pensare.