Sabato 17 marzo, alle 17.30, nella Sala delle Capriate del Palazzo di Città, in Piazza Duomo a Cefalù, per il ciclo “Conferenze di Marzo” – a cura dell’Archeoclub d’Italia sede di Cefalù – la dott.ssa Maria Dora Saia presenterà lo studio oggetto della sua tesi di laurea: “L’iconografia del sacrificio di Isacco nei monumenti dei secoli III-VII”, relatrice la professoressa Rosa Maria Carra, dell’Università degli Studi di Palermo.
“Il tema iconografico del sacrificio di Isacco, tratto dal libro di Genesi 22, 1-19, ha mostrato di avere una precoce e ampia diffusione nell’ambito della produzione artistica paleocristiana. Il suo inserimento nel repertorio artistico risale alla prima metà del III secolo con una costante presenza nel corso dei secoli successivi, fino al VII secolo, in tutte le classi di monumenti: pitture, mosaici, sarcofagi, ceramica, lucerne, vetri, avori. In questo studio ne sono stati censiti 237. Un vasto repertorio, dunque, dal quale sono state selezionate e confrontate le scene più complete nelle varie classi di monumenti, in modo da ottenere una sintesi mirata alla conoscenza degli esempi più significativi e originali. Lo studio si articola in due parti: la prima è dedicata all’analisi della fonte biblica del tema iconografico e al significato che esso assume in ambito cristiano ed ebraico. È stata necessaria, allo scopo, una più ampia lettura della fonte biblica, per comprendere come il sacrificio di Isacco, con i suoi personaggi principali, sia perfettamente inserito nel piano divino per la salvezza dell’umanità, operata per mezzo del supremo sacrificio di Gesù, del quale il sacrificio di Isacco sarebbe la prefigurazione, in ambito cristiano. La presenza del tema anche in ambiente ebraico ha reso necessari ulteriori approfondimenti, per capire il diverso significato che esso assume in quella produzione artistica.
La seconda parte dello studio verte sull’analisi iconografica delle varie classi di monumenti censiti, a partire dall’individuazione dei protagonisti principali e secondari e degli “elementi accessori” della scena biblica; questi ultimi sono considerati “chiavi di lettura”, in quanto caratterizzano la scena, rendendola facilmente identificabile. Nella narrazione biblica sono stati identificati “i vari momenti” in cui si articola l’episodio del sacrificio, allo scopo di una migliore comprensione del linguaggio iconografico con cui il tema è stato reso nel corso dei secoli. Lo studio è stato corredato da tavole riassuntive, con le indicazioni bibliografiche e un ampio catalogo di immagini”.
Maria Dora Saia, diplomata presso il Liceo Linguistico di Cefalù, nel 2012 consegue la laurea in “Operatore dei Beni Culturali” nel settore archeologico, presso l’Università degli Studi di Palermo. Nel corso degli anni ha partecipato a parecchie campagne di scavo in diverse località della Sicilia: Segesta, Petralia Soprana, Agrigento, Sciacca, Mozia, Ustica ecc. Dal 2015 collabora con l’Associazione “Le Vie dei Tesori” in occasione del festival annuale. Nel 2017 si abilita come Guida Turistica e Accompagnatore Turistico e nello stesso anno entra a far parte, come socia, dell’Associazione di volontariato Ambiente-Cultura-Turismo “Amici di Sardegna”, con sede a Cagliari, e dell’Associazione GTI (guide turistiche italiane). Nel 2018 è socio dell’Archeoclub d’Italia, sede di Cefalù.