“Anche questa volta le nostre richieste sono rimaste inascoltate”. Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai e Confesercenti bocciano il Decreto, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, con cui l’Assessore alle Attività Produttive ha ridisciplinato l’attività di panificazione in Sicilia.
“Sarebbe il caso di dire come prima peggio di prima – sottolineano le cinque
Organizzazioni datoriali – riferendosi al revocato decreto voluto da Mariella
Lo Bello, durato in vita appena pochi mesi. Profili di illegittimità e passaggi
anomali e incongruenti presentava quello emanato durante il Governo
Crocetta, altrettanti nei contempla l’attuale targato Turano. Violano
espressamente la direttiva Bolkestein, recepita dall’ordinamento giuridico
italiano, il cui obiettivo è quello di favorire la libera circolazione dei servizi
e l’abbattimento delle barriere tra i paesi, e violano nettamente la volontà
della maggior parte dei panificatori, che noi rappresentiamo, i quali valutano
la decisione dell’Assessore come una soluzione piratesca che non risolve il
problema principalmente avvertito dalla categoria, cioè quello di favorire,
in occasione della chiusura obbligatoria della prima e della terza domenica
di ogni mese, la grande distribuzione organizzata. Non comprendiamo
l’atteggiamento dell’Onorevole Turano che ci ha regolarmente convocati, ci
ha ascoltati, ma alla fine ha agito senza tener conto delle nostre proposte.
Siamo profondamente rammaricati per come sono andate le cose, anche
perché, dopo i primi positivi incontri, confidavamo nella sua riconosciuta
sensibilità e disponibilità per potere sanare e migliorare il Decreto Lo Bello.
Invece gli errori sono stati semplicemente e irresponsabilmente replicati, i
cui effetti, deleteri, continueranno a ripercuotersi sull’attività dei
panificatori, pronti a mobilitarsi per manifestare il loro disagio. Nelle
prossime ore valuteremo se intraprendere, congiuntamente, apposite azioni
legali per far valere le nostre ragioni, che anche ieri abbiamo cercato, ma
invano, di ribadire all’Assessore Turano, il quale, propinandoci anche la
beffa, ci ha radunati nel pomeriggio, dopo aver pubblicato il Decreto in
mattinata. E come se non bastasse rispetto all’argomento per il quale ci
aveva convocati, cioè la prospettiva del disegno di legge di iniziativa
governativa, è stata fatta una discussione piuttosto blanda, senza ricevere
alcuna proposta. Ci siamo limitati a riferire, con fermezza, che se i
presupposti di partenza saranno gli stessi di quelli contenuti nel Decrerto,
noi ci rivolgeremo verso altri luoghi istituzionali. Risponderemo
fattivamente e costruttivamente alle sollecitazioni che sono già arrivate da
vari gruppi parlamentari, persino deputati della maggioranza, impegnati
nella presentazione di specifici disegni di legge – concludono Cna,
Confartigianato, Casartigiani, Claai e Confesercenti – destinati a disciplinare
in modo organico e nel solco della piena legalità la delicata e complessa
materia della panificazione in Sicilia”.