Si era ripromessa di raggiungere quota 1000 e ce l’ha fatta perché la terza edizione di “Dona un uovo per un sorriso”, la campagna di raccolta solidale di Uova di Pasqua per i bambini di realtà meno fortunate della città, sta distribuendo a diverse strutture del territorio le delizie di cioccolata di questa ricorrenza festiva tanto amate da grandi e piccini.
Fitto il calendario di appuntamenti in programma. Alle 15.30 di oggi, giovedì 29 marzo, i volontari saranno alla Piccola Biblioteca delle Balate, mentre alle 18 al Buccheri La Ferla. Alle 11.30 di venerdì 30 si farà tappa nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Cervello. Alle 10.30 di sabato 31 all’Ospedale dei Bambini “G. Di Cristina” e, a seguire, di nuovo alle Balate per distribuire le Uova di Pasqua ad altre parrocchie del territorio.
«Abbiamo cominciato quasi per gioco tre anni fa – spiega Lorenzo Catalano, ideatore e promotore dell’iniziativa – con “Dona un buono pasto per un pasto buono” per la mensa dell’Istituto “Boccone del Povero” di piazzetta San Marco 8. Abbiamo invitato le persone a offrirci i loro buoni pasto al posto del denaro, così siamo riusciti ad aiutare le sorelle della struttura nella distribuzione dei pasti ai meno fortunati. Oggi siamo veramente in tanti a volere fare un gesto buono per chi non ne riceve nelle proprio quotidianità. Il fatto che le strutture ospedaliere hanno accettato subito di accoglierci ci rende veramente felici».
Tanta la strada fatta dal 2016, ma sopratutto numerosi sono stati coloro che hanno voluto mettersi in gioco per fare sinergia e dare ancora più forza al proprio impegno. Nello specifico, poi, delle Uova di Pasqua, a sposare la “bontà” di questa iniziativa sono state anche realtà come l’associazione “Le Balate”, la delegazione palermitana del Moto Club Polizia di Stato, come anche l’associazione “Livia Onlus” con la quale si è organizzata una grande iniziativa al Teatro Santa Cecilia. Quest’anno si aggiungono le associazioni “Crisalide e Omnibus”, con le quali stiamo facendo un altro pezzo di strada a braccetto.
«In ogni luogo in cui andremo sarà grande festa – conclude Catalano – riempiendoci il cuore con la gioia che leggeremo sul volto dei bambini a cui faremo questo piccolo dono».