Botta e risposta nella giornata di ieri, domenica 6 maggio 2018, tra il Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina e due Consiglieri Comunali del gruppo di opposizione “Cefalù Terzo Millennio”: Jessica Barranco e Valeria Piazza.

Il Sindaco Lapunzina (replica):
E’ encomiabile, a tratti commovente, lo spirito garantista di cui si dichiarano pervase, nel loro odierno scritto, le consigliere Barranco e Piazza. Solo per meglio mettere bene a fuoco la “genuinità” di questo approccio, è utile precisare che al 25 novembre 2017, epoca in cui si è svolta a Cefalù la conferenza organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, non gravava su di me alcuna misura cautelare, perché ormai da svariati giorni il GIP di Termini Imerese aveva accolto la richiesta di revoca di quella in precedenza disposta. La foga garantista deve avere tratto in inganno le consigliere, in questo aspetto, come pure in quello che le porta a fare confusione tra processo ed udienza preliminare. In base a queste premesse, rincuora apprendere che le consigliere rimarranno, non si sa ancora bene come, “garantiste sino al terzo grado di giudizio”. Ciò che, francamente, desta perplessità è proprio la loro capacità di giudizio, se, per una misera esigenza di visibilità politica, non si curano di trascinare in questa inutile diatriba Istituzioni che dimostrano, con il loro comportamento, di ben conoscere i principi di legalità e di garanzia di uno Stato di diritto.

I Consiglieri Barranco e Piazza avevano indirizzato una nota al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese ed al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti:
Come saprete, il 25 novembre del 2017 si è svolta nella città di Cefalù una conferenza organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese dove tra gli invitati vi erano sia il Sindaco della città di Cefalù Rosario Lapunzina sia il Presidente del Tribunale di Termini Imerese Dr. Raimondo Loforti ed il Procuratore Capo dello stesso Tribunale, Dr. Ambrogio Cartosio.
Già nell’ immediatezza dell’evento ai sottoscritti Consiglieri Comunali Jessica Barranco e Valeria Piazza apparve strano e inopportuno che tra i relatori della conferenza, anche solo per un saluto di circostanza, figurasse il nome del Sindaco Lapunzina, perché quest’ultimo era stato raggiunto due giorni prima da procedimento cautelare con obbligo di firma. Tale stranezza è stata classificata come un fatto casuale e per tale ragione sottaciuto.
Solo oggi si è ritenuto appropriato scrivere una lettera aperta sia al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti, avendo appreso che sabato scorso, 5 maggio 2018 si è svolta nella città di Cefalù un altro Convegno con il rilascio di crediti formativi deontologici e con gli stessi invitati di allora.
E’ d’obbligo fare una premessa. Siamo e resteremo garantisti fino al terzo grado di giudizio e ci auguriamo che il Sindaco Lapunzina il prossimo 7 maggio 2018, al processo che lo vede indagato per abuso d’ufficio e peculato, risulti estraneo ai fatti e prosciolto da ogni accusa, questo ce lo auguriamo per il bene della Città e per il ruolo che Egli oggi ricopre. Resta però tanto disorientamento e molte domande.
Perché i due Ordini non hanno ritenuto inopportuno scegliere Cefalù come sede di importanti eventi formativi con crediti deontologici, sapendo che sarebbe stata naturale la presenza del Sindaco?
E soprattutto perché non si sono scelte date diverse da quelle programmate che risultano essere, entrambe, molto vicine ad importanti appuntamenti giudiziari che vedono coinvolto il nostro Primo Cittadino?
Noi consiglieri di minoranza, ravvisiamo una inopportunità in tali scelte operate da entrambi gli Ordini che ci pongono un’ulteriore domanda: gli organizzatori erano a conoscenza del procedimento che la Procura di Termini Imerese ha avviato nei confronti del Sindaco di Cefalù?
Ci auguriamo, da semplici cittadine prima ancora che per il ruolo istituzionale che ricopriamo, che per il futuro si ponga maggiore attenzione alla delicatezza della situazione che sta attraversando Il Comune di Cefalù dove si vive con sofferenza – come se si trattasse di una spada di Damocle puntata in capo – le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il massimo rappresentante istituzionale della Città.

Servizio sul Convegno: mezzi di comunicazione e processo penale nel Giornale di Cefalù – clicca qui (dal minuto 45) -.