Nel cuore di Ballarò…la pittura di Filippo lo Iacono e Stefano Donato

Il cuore di Ballarò pulsa ancora con un’energia straordinaria, il bello ed il brutto convivono senza farsi troppo male, fanno a pugni spesso, povertà-degrado contro una bellezza struggente e mozzafiato che ti fa dimenticare per un’attimo tutto il resto che non và, in un’equilibro quasi perfetto.
Tante realtà associative si stanno muovendo per riqualificare il territorio sotto il profilo sociale e culturale, con eventi che danno sempre nuova luce al quartiere, e fanno conoscere ad un pubblico sempre più vasto ed attento gioiellini artistici del quartiere e talenti che meritano attenzione.
Si è svolto il nove maggio, il concerto di musica classica, che ha visto esibirsi in uno scenario delicatissimo e profumato dalle rose rosse del giardino antistante alla chiesa di San Crispino e Crispiniano, il tenore Paolo Lo Biundo e Giusy Arini accompagnati al pianoforte da Carmen Di Pieri. Il concerto ha visto alternarsi brani noti, cantati con una gioia espressiva che ha animato la chiesetta in cui era allestita una mostra di quadri di Salvatore Napolitano abiti pregiatissimi di Filippo Calì. e i gioielli della tradizione trapanese.
A pochi metri all’interno della stessa iniziativa “Officina Ballarò” la mostra pittorica “Locus Arte e cultura” allestita nell’atrio della biblioteca comunale di casa Professa con protagonisti i pittori Stefano Donato e Filippo Lo Iacono.
Colori compatti per l’uno con immagini di una Sicilia luminosa e godereccia, il pesce in primo piano, il mercato e i suoi colori vivaci, paesaggi marini e figure di donne contemplative. Lo Iacono, dal canto suo continua ad incantare il pubblico con i suoi lavori grandi , immagini di una Palermo dipinta che sembra volere uscire dalle cornici che li definiscono, l’artista dipinge i monumenti più importanti della città con colori forti, il bleu sembra prevalere, i suoi quadri sembrano adagiati in un cielo perenne di pace, ed alcontempo trasudano di una energia vulcanica.
La stessa tecnica di pittura sembra volere staccarsi dalla figura stessa per potere essere toccata e divenire altro, come se nei quadri si nascondesse la ricerca di evoluzione emozionale dello stesso pittore.
L’atrio della Biblioteca di per se bellissimo adornato con i quadri dei due pittori appare agli occhi del visitatore ancora più bello, si anima di vita, e sollecita il desiderio di godere della pace che in esso si respira e in cui dimentichi il vociare impazzito del fuori, il quartiere e le sue voci. Altri gli eventi in programma, per chi si trovasse a Palermo o desiderasse respirare la bellezza e la pace dentro il cuore di Ballarò consigliamo una visita a questa mostra di pittura e agli eventi in programma.