Alle consigliere Barranco e Piazza,
apprendiamo dagli organi di stampa,e ancor prima dall’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, della Loro pregiata nota del 6 maggio, indirizzata all’Ordine forense termitano e a quello dei Giornalisti della provincia di Palermo, con la quale venivano sollevate, in ordine all’evento formativo tenutosi presso il teatro comunale di Cefalù il 5 maggio 2018, delle critiche sulla scelta del luogo e della data dell’evento in questione.
Quantunque la Camera penale di Termini Imerese, Cefalù e Madonie non sia stata diretta destinataria della Vostra nota, quale Presidente del locale sodalizio degli avvocati penalisti, sento il dovere, personalmente e nella mia suddetta qualità, di intervenire in questa che ritengo essere una polemica di chiara ispirazione politica, e proprio per questa sua natura, del tutto fuori luogo e sterile ai fini degli obiettivi e degli scopi della nostra associazione forense.
Condividendo in pieno ogni singola parola del comunicato inoltrato dal Presidente dell’Ordine Avvocati di Termini Imerese, occorre precisare che l’evento formativo di che trattasi è stato organizzato dalla Camera penale che mi onoro di rappresentare, in concerto con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e con il patrocinio e l’accreditamento dell’Ordine forense di Termini Imerese.
Siamo, dunque, direttamente interessati alla questione.
L’evento è stato programmato ed organizzato già nel mese di dicembre 2017 con l’obiettivo preciso di promuovere e diffondere il libro “L’informazione giudiziaria in Italia. I rapporti tra mezzi di comunicazione e processo penale” a cura dell’Osservatorio sull’informazione giudiziaria dell’Unione Camere Penali, fornendo a tutti gli avvocati penalisti, iscritti e non alla camera penale, un momento di incontro, confronto e dibattito sugli aspetti deontologici inerenti alla tutela della privacy, da un lato, e al diritto di cronaca dall’altro.
Così come accade per tutti gli eventi formativi organizzati dalla Camera penale di Termini Imerese, la programmazione, con la definizione dei temi, la scelta delle date e della location, viene effettuata almeno sei mesi prima, in concerto con gli illustri relatori, in ragione, esclusivamente, della disponibilità e degli impegni professionali ed istituzionali di questi ultimi.
Pertanto – giusto per tranquillizzare le Vostre gentilissime persone sul punto – chiariamo che giorno, luogo ed argomento dell’evento formativo svoltosi il 5 maggio erano stati pianificati in tempi “non sospetti”, rispetto a quelli che avete definito nella nota trasmessa alla redazione di Cefalùweb, “appuntamenti giudiziari” del Sindaco di Cefalù .
Concludendo, mi permetto di suggerire, sommessamente ma con seria preoccupazione, alle consigliere Barranco e Piazza, e per loro a tutti coloro che si qualificano rappresentanti dei cittadini, di raccogliere, per l’avvenire, le dovute informazioni prima di alimentare polemiche coinvolgendo in querelle destinatari “sbagliati”, che per ovvie ed evidenti ragioni, dovrebbero essere tenuti indenni.
Cordiali saluti.
avv. Maria Pia Cafiso
Presidente della Camera penale di Termini Imerese, Cefalù e Madonie