L’attacco di Salvini e Di Maio al Capo dello Stato Mattarella è inaudito e immotivato, oltre che da irresponsabili. Ancora stentiamo a credere che il Governo giallo-verde non sia partito per l’imposizione al Presidente Mattarella di un ministro, del ministro dell’economia che ha teorizzato (e non smentito ancora oggi) l’uscita dall’euro, quale risposta all’esigenza di un’Unione Europea diversa. Non è stata sufficiente nemmeno l’alternativa dell’incarico per quel dicastero al vicesegretario della Lega Giorgetti, non proprio ultimo arrivato! Abbiamo l’impressione, invece, che l’intransigenza di Salvini sul nome del prof. Savona fosse un alibi per non formare il Governo e per voler tornare al voto e raccogliere quella maggioranza assoluta per il centrodestra, che il risultato del 4 marzo non gli ha consegnato. E’ questo che non è spiegabile! Non la difesa degli interessi nazionali e della Costituzione, che ha voluto salvaguardare il Presidente Mattarella rivendicando la prerogativa costituzionale di nominare i ministri, con una scelta coraggiosa e drammatica allo stesso tempo e che merita la nostra piena solidarietà per gli infamanti attacchi ricevuti. Il Capo dello Stato si è posto a garanzia delle istituzioni ed a tutela dei cittadini italiani risparmiatori ed investitori, che hanno già subito i danni dell’aumento dei tassi avvenuto nei giorni scorsi, per colpa di Lega e M5S.
Il coordinamento del Circolo