E’ il risultato del controllo effettuato dai Carabinieri del Comando Unità Forestale Ambientale e Agroalimentare – Centro Anticrimine Natura – Nucleo Cites di Palermo e del Distaccamento di Punta Raisi, effettuato nei giorni scorsi presso il mercato in Piazza Marina, per verificare il rispetto della Convenzione Internazionale sul commercio delle specie animali e vegetali in via d’estinzione, la cd. “Cites”, firmata a Washington il 3 marzo 1973.
Il servizio svolto dai militari dell’Arma ha portato all’identificazione ed alla denuncia in stato di libertà, per violazione alla legge n. 150/1992, di tre persone con l’accusa di detenzione per la vendita di oggetti derivati da esemplari di specie elencate nell’Allegato B) del Regolamento (CE) n. 338/97, senza la prescritta documentazione, attestante la legale provenienza e detenzione degli stessi. I venditori sono stati sorpresi a commercializzare senza averne titolo, il primo aveva ventidue pezzi di corallo ramificato di varie specie e dimensioni ed undici cavallucci marini, il secondo altri quattro pezzi di corallo ramificato di varie specie e dimensioni ed cinque cavallucci marini ed infine il terzo un altro pezzo di corallo ramificato. I coralli e i cavallucci marini rinvenuti, sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I militari del Nucleo Cites fanno sapere che gli esemplari sono verosimilmente riconducibili a prelievi illeciti in natura. Inoltre, dai segni presenti nella gran parte dei coralli sequestrati, risulta il recente prelievo dai fondali.
L’intervento odierno è solo l’ultimo in ordine temporale, di una lunga serie di controlli presso i mercati dell’antiquariato che hanno pertanto al sequestro di numerosi manufatti in avorio che venivano venduti senza la prescritta documentazione Cites.
Incalcolabile il nocumento arrecato agli ecosistemi che viene sistematicamente provocato da chi, come i denunciati, concorre all’estinzione di animali e piante dal nostro pianeta.