Cefalù, gli ex dipendenti di Club Med protesteranno nel giorno dell’inaugurazione: “Avevamo diritto alla riassunzione, scelta dell’azienda arrogante e senza giustificazione”

“Il sindacato Uiltucs ha deciso di scendere in campo per battersi e salvaguardare i diritti dei lavoratori. Domani alle 9,30 avrà luogo lo sciopero davanti ai cancelli del resort Club Med di Cefalù con lo scopo di tutelare e difendere i diritti dei lavoratori”. Lo comunica in una nota la Uiltucs Sicilia guidata da Marianna Flauto  che manifesterà con gli ex dipendenti del resort che non sono stati tutelati  e riassunti dall’azienda, in occasione dell’inaugurazione in programma domani.
“Avendo atteso speranzosi una mossa da parte del resort Club Med di attuare l’accordo stipulato nel 2005 –proseguono – con il quale l’azienda si impegnava a rispettare il diritto di prelazione dei suoi ex dipendenti nel giorno della sua futura apertura, ad oggi il resort Club Med risulta inadempiente sia nei confronti dei suddetti ex dipendenti sia nei confronti dei lavoratori locali, pronti a instaurare un solido rapporto di lavoro con la struttura. Nonostante varie occasioni di riconciliazione con i vertici della struttura, tutte con esito negativo, e vista la totale indifferenza da parte loro, lo sciopero durerà 3 giorni, parallelamente ai 3 giorni previsti di inaugurazione della struttura, partendo da domani e terminando lunedì. Chi, come noi, ha deciso di dare spazio ai suoi diritti, sia che siate ex dipendenti o lavoratori locali che desiderano concludere un contratto di lavoro, é il benvenuto”.
Quindi Flauto stigmatizza “l’atteggiamento arrogante e intransigente assunto dalla società che non ha in alcun modo tenuto conto dei diritti di precedenza sulle assunzioni. Un’azienda che vuole fare sviluppo in Sicilia è la benvenuta ma ciò deve passare dal rispetto per il tessuto sociale che esprime il territorio e soprattutto rispettando quei lavoratori che già sono stati, negli anni passati, parte integrante della struttura di Cefalù. Avere creato centinaia di posti di lavoro in termini diretti e indiretti escludendo chi già ha sposato i valori del Club Med è un’azione inaccettabile che non ha alcuna giustificazione. Contro questo metodo protesteranno  tutti i lavoratori esclusi, le loro famiglie e tutti coloro che vorranno darci il loro sostegno e la loro solidarietà”.