E’ stata bocciata la bozza della nuova rete ospedaliera siciliana vagliata e valutata dalla commissione sanità all’ARS. Il parere negativo viene dato dai deputati del M5S Francesco Cappello, Salvatore Siragusa.  Antonio De Luca e Giorgio Pasqua che  hanno trovato decine di falle e omissioni tra cui la mancata riorganizzazione del Pte (punti territoriali di emergenza) e il silenzio sull’ospedalità privata, e sull’integrazione con l’inesistente medicina del territorio”.

 

Una fotografia del precedente governo su cui lo stesso Cappello insite nel rimarcare sul destino dei punti nascita, sulla riorganizzazione del servizio del 118, né tanto meno se siano stati revisionati i criteri di calcolo per la definizione del fabbisogno dei mezzi di soccorso avanzata (MSA) in ragione dello stato della viabilità, vincoli ortografici e tempi di percorrenza (gli unici indicati nella bozza)”. La rete ospedaliera di Gucciardi è stata bocciata anche dalla Corte dei Conti che ha trovato inadeguato la lievitazione dei costi sul pronto soccorso di Giarre e come lo stesso Razza riusacirà a superare le criticità di carattere economico che certamente verranno reiterati dalla Corte dei Conti.

 

Quindi, la data del 30 giugno prossimo rimane come una Spada di Damocle per il governo che deve stabilire nel cronoprogramma un adeguamento ai criteri standard del DM 70. A questa si aggiunge anche la precarietà sanitaria del territorio delle Madonie che vede ormai la chiusura del punto nascite all’ospedale Madonna dell’alto di Petralia Sottana e i disagi delle  gestanti del territorio che devono spostarsi a circa 90 Km per partorire e, gli stessi ambulatori territoriali limitati alle loro funzioni e carenti dal punto di vista strutturale e logistico.

 

“Cosi stando le cose – concludono i parlamentari  – per la stagione dei concorsi bisognerà attendere, nella migliore delle ipotesi, almeno un altro anno, e nel frattempo gli ospedali saranno al collasso, altro che apertura del San. Marco e riapertura pronto soccorso di Giarre”.