SiciliAntica lancia un crowdfunding per salvare Monte Scalpello dalla distruzione conseguente all’apertura di una cava di calcare in località Santa Nicolella, in territorio di Agira (EN), da parte della società trevigiana Fassa Bortolo. Lo annuncia la Presidente Simona Modeo.
I fondi raccolti saranno destinati – scrive – alla copertura delle spese del ricorso al TAR che l’Associazione culturale di volontariato intende presentare nel mese di settembre contro le Amministrazioni che hanno concorso al rilascio dell’autorizzazione.
Il sito di Monte Scalpello ricade e si trova sottoposto interamente a vincoli paesaggistici, boschivi, idrogeologici, idrologici e, parzialmente, archeologici.
Inoltre l’area è di interesse geologico e paleontologico, in quanto nella parte meridionale del monte sono stati ritrovati i resti afferenti a due ittiosauri e nella parte interessata sono presenti numerosi fossili.
Il progetto della Fassa Bortolo – spiega la Presidente Modeo – prevede uno sbancamento di 4.075.675 m³, di cui 3.242.145 m³ di calcare, ricadenti tutti in area vincolata, con un abbassamento del rilievo di circa 100 m che danneggerebbe gravemente e irreversibilmente il contesto paesaggistico che fa da sfondo alle numerose evidenze storico-archeologiche del sito (frequentato senza soluzione di continuità dalla Preistoria al Medioevo).
L’appello di SiciliAntica – conclude – è dunque rivolto a tutti i Siciliani affinché contribuiscano a salvare un sito importantissimo che appartiene all’intera collettività.