La Federazione Movimento Noi Liberi Regionale scende in piazza. Negata la libera scelta alle persone con disabilità. Lunedì 10 settembre alle ore 11:30 i partecipanti del Sit-in indosseranno una maglia nera in segno di lutto, per evidenziare che con il governo Musumeci è morta la democrazia.
La Federazione Movimento Noi Liberi Regionale, lunedì 10 settembre 2018 dalle ore 11:30 alle ore 13:30, organizza un Sit-in davanti il palazzo d’Orleans, in Piazza Indipendenza, nella città di Palermo , al fine di rappresentare il diritto inviolabile alla libera scelta, rafforzando il principio al valore dei diritti umani, e garantire alla persona disabile le pari opportunità, una piena inclusione sociale, libertà ed eguaglianza tra gli uomini, sensibilizzare le istituzione nel rispetto delle leggi che tutelano i diritti delle persone con disabilità.
– Per le persone disabili di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, articolo 3, comma3, e per le persone disabili gravissime di cui all’articolo 1 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4 , i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali vengano erogati mediante forme di assistenza diretta o indiretta , per le quali ciascun avente diritto esercita la propria scelta, senza distinzione di età o di reddito i soggetti destinatari dei trasferimenti monetari possono effettuare, le seguenti opzioni:
a) Soggetti accreditati di cui all’albo regionale delle Istituzioni socio-assistenziali pubbliche e private istituito ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale 9 maggio 1986, n.22 e successive modifiche ed integrazioni;
b) Operatori iscritti al registro pubblico degli assistenti familiari, istituito con decreto con decreto dell’Assessore regionale per la famiglia, politiche sociali e il lavoro del 22 aprile 2010, ai sensi della legge regionale 31 luglio 2003, n.10 e successive modifiche ed integrazioni;
c) Operatori OSA e OSS;
d) Caregiver. Per caregiver si intende il familiare convivente entro il secondo grado di parentela o affinità ai sensi del titolo V del libro I del codice civile, che si prende effettivamente cura della persona con disabilità.
– Per le persone disabili di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, articolo 3, comma3, e per le persone disabili gravissime di cui all’articolo 1 della legge regionale 1 marzo 2017, n. 4, vengano previsti trasferimenti monetari diretti a ciascun soggetto avente diritto, senza distinzione di età e di reddito;
Le istanze poste dalla Federazione sono supportate da norme legislative, mentre il decreto presidenziale, sotto tale punto di vista, risulta deficitario di supporto normativo.
Il Decreto Presidenziale n. 589/2018 prevede per i soggetti gravi solo una libera scelta tra i servizi territoriali; ebbene , a questo punto occorre specificare cosa s’intende per servizi territoriali.
I servizi territoriali sono quei servizi che vengono organizzati da enti o cooperative accreditate, che avranno il diritto e il riconoscimento economico per scegliere per la persona disabile , il luogo dove svolgere il servizio, l’orario di espletamento del servizio e il personale che espleterà il servizio.
Le persone con disabilità grave in caso di servizi territoriali , potranno solo scegliere se accettare quell’atto di costrizione di luogo , orario e personale o dover rifiutare il servizio ( solo perché hanno per la loro vita aspettative diverse, come ad esempio godere una vita normale, usufruendo di servizi pubblici semplicemente con un operatore scelto e contrattualizzato dalla stessa persona disabile, avente diritto, che sostituisce le sue abilità mancati), per vivere una vita piena e inclusiva.
Il nostro governo non riesce ad accettare che le persone disabili possano vivere una vita normale, scegliere dove andare, dove vivere e da chi farsi assistere , decidere per la propria persona.
Eppure sono tutte nozioni semplici e di facile comprensione, previste, peraltro, dalla legge, ma che, ad oggi, la scrivente Federazione non è riuscita, anche utilizzando semplici parole, a fare applicare la legge più volte richiamata.
Liugi, Giuseppe, Lucia, Annalisa, Lorenzo, Salvatore, Francesco, Marco, Gioacchino, Angela, Matteo, Calogero…………. Tutte queste persone vogliono semplicemente “VIVERE”. Vivere la propria vita senza alcun ostacolo, senza alcun limite, vivere pienamente le proprie giornate: andare a fare la spesa, uscire con gli amici, andare a mangiare una pizza, andare al bar, andare al mare, vivere a casa propria, nutrire i propri sogni, realizzare i propri desideri, valorizzare le proprie abilità, essere assistito da persone che vengono scelte personalmente dalla persona disabile; tutti atti quotidiani della vita normali e scontate che in una società civile dovrebbero essere rispettate.
Al Sit-in le persone disabili rappresenteranno, anche, la forza di chi non si piega all’ evidente ingiustizia posta in essere dal governo siciliano , non si rassegneranno all’illegittimo comportamento posto in essere da tale governo , perché le famiglie e le persone disabili appartenenti alla Regione Sicilia sono forti e capaci di affrontare tutte le avversità che la vita gli pone.
La Federazione si ritiene orgogliosa di tutte le famiglie che, nonostante l’assenza dello stato, oggi, riescono comunque a garantire ai propri cari la permanenza presso il proprio domicilio e nel proprio nucleo familiare. Il governo Musumeci, evidentemente, non ha ben chiara la grande ricchezza presente nel territorio Siciliano , quale quella della famiglia , valore assoluto di tutti i siciliani e unico pilastro fondamentale della società .
Per lo stesso giorno, inoltre, la Federazione ha richiesto un incontro al Presidente Musumeci per consegnare una richiesta formale di modifica del decreto presidenziale.