Un altro bunker è stato individuato a oriente della Città di Termini Imerese (PA). Si tratta di un Posto di Blocco Costiero (PBC) ubicato in contrada Tonnarella-Scialandro. La struttura militare è visibile percorrendo lo scorrimento veloce che congiunge Termini Imerese con il suo l’Agglomerato Industriale. La costruzione in calcestruzzo è accuratamente ricoperta con lastre sistemate irregolarmente nella cortina esterna della postazione, mimetizzandola con l’ambiente circostante. Il PBC in origine fu realizzato alle spalle del vecchio casello ferroviario oramai in disuso. E da un ripido declivio sorvegliava parte del litorale, la foce del Fiume Torto e l’originaria strada ferrata che collegava la tratta Palermo – Messina. Adesso del tracciato ferroviario rimane soltanto la strada battuta secondaria che congiunge viceversa l’agglomerato industriale con la statale 113 Settentrionale Sicula. Il bunker all’interno si presenta con la camera di combattimento, la rispettiva riservetta (deposito delle munizioni) e il basamento di appoggio per la mitragliatrice, in ottime condizioni. L’accesso alla camera di fuoco è purtroppo ostruita da una colata di cemento che funge da tappo. La causa di quest’ostruzione è stata la realizzazione di una stradina scoscesa che raggiunge alcune abitazioni soprastanti. Dall’ispezione attraverso la feritoia, l’unica apertura accessibile, non si è riuscito a osservare il resto dell’ambiente per cui da questa indagine si può ipotizzare che la camera di combattimento non avesse il muro paraschegge e se così fosse sarebbe una postazione semplice adibita anche a osservatorio. Un’indagine più approfondita potrà smentire o confermare, quando sarà possibile accedere al manufatto, la predetta ipotesi. Come per le strutture di difesa già segnalate in precedenza da questa testata, si rende indispensabile un’apposita tutela a salvaguardia anche di quest’altro importante sito d’archeologia militare.

(Pubblicato in origine su MadonieLive, lunedì 13 agosto 2012)

 

Giuseppe Longo

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