È stato l’unico siciliano a trionfare sul podio più alto del fotogiornalismo mondiale e, per consacrare questo premio, ha scelto proprio Palermo per raccontare il “suo” World Press Photo. Sabato 29 settembre alle ore 18.30, sarà Alessio Mamo il protagonista della terza public lecture della mostra internazionale di fotografia che, per il secondo anno, viene ospitata a Palazzo Bonocore in piazza Pretoria 2 fino al prossimo 7 ottobre grazie all’impegno di Cime di Vito Cramarossa. Il fotoreporter catanese, ex chimico, ha vinto il secondo premio World Press Photo 2018 per la categoria People sezione singles. Il progetto che si aggiudica la vittoria è stato realizzato insieme alla giornalista palermitana Marta Bellingreri. Un trionfo per l’Isola che, per l’occasione, celebra la la “Notte bianca World Press Photo” aprendo le porte del palazzo nel cuore dei Quattro Canti fino alla mezzanotte.

 

Il reportage che fa conquistare un argento alla Sicilia si chiama “War portraits” e ritrae una bambina di 11 anni vittima di un’esplosione causata da un missile caduto su Kirkuk, in Iraq. Questa bambina, Manal, è costretta a indossare una maschera per diverse ore al giorno per proteggere il viso a seguito di un complicato intervento estetico eseguito nell’ospedale Al-Mowasah ad Amman, Giordania, grazie al supporto del progetto “Médicins Sans Frontières Reconstructive Surgery Program”. Molti altri adulti e bambini provenienti dallo Yemen, Iraq, Siria e Gaza – che come lei sono stati vittime di esplosioni – vivono in quello stesso ospedale. Manal, accolta assieme a sua madre e a due fratelli, è sopravvissuta a profonde ustioni al volto e alle braccia. Non è mai stata operata prima di arrivare in Giordania pur avendo difficoltà a chiudere l’occhio destro. Dopo molti interventi di chirurgia plastica è stata obbligata a indossare una maschera per diverse ore al giorno, soprattutto per proteggere la pelle dai raggi UV. Ha stretto diverse amicizie in ospedale, ama disegnare, raccontare storie e partecipare alle diverse attività organizzate per i bambini.

 

Alessio Mamo, autore dello scatto, è un fotografo freelance siciliano che fa base a Catania. Con una laurea in chimica, nel 2007 si è nuovamente laureato in fotografia all’Istituto Europeo di Design di Roma. Nel 2008 ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo concentrandosi su temi sociali, politici ed economici contemporanei. Documenta le questioni relative allo spostamento e alla migrazione dei rifugiati a partire dalla Sicilia, estendendo di recente il proprio interesse anche al Medio Oriente. Le sue foto sono state pubblicate su importanti riviste internazionali come Times, Newsweek, Le Monde, Der Spiegel, The Sunday Times, Stern, National Geographic, Geo, L’Espresso, The Guardian, Le Nouvel Observateur, Focus Historia, Marie Claire e tanti altri.

 

Giovedì 27 settembre alle ore 18, invece, il World Press Photo ospiterà l’incontro “Palermo 2018: l’arte e la città”. Festival, manifestazioni, mostre, concerti. Tutto fa arte. Grandi eventi che non si esauriscono ad un palinsesto ma dialogano con la città che li ospita, divenendo in attimo interpreti delle dinamiche sociali e culturali di un intero luogo. A parlare del rapporto tra città e grandi manifestazioni artistiche, nell’anno in cui Palermo da Capitale Italiana della Cultura apre le sue porte alla biennale Manifesta 12, sono lo storico dell’arte Claudio Gulli, la curatrice indipendente Maria Chiara Di Trapani e gli artisti Igor Scalisi Palminteri e Luca Cinquemani. Modera Fausto Melluso.