È poi arriva il teatro, con la sua magia ed il suo potere catartico, ed in sole due ore riesce a trasmetterti belle e importanti occasioni per riflettere su come la vita sia una girandola dove si alternano momenti tristi ad altri sereni, un monito alla speranza, all’attesa del cambiamento che in poco può stravolgere gli eventi, al non arrendersi dinnanzi alle difficoltà della vita.
Ci sono riusciti egregiamente gli attori della compagnia i Tinti con la commedia brillante in due atti : “ Premiata sartoria delle sorelle Bellavia”scritta e diretta dalla palermitana Anna Palazzolo, e messa in scena al cineteatro Colosseum di Palermo.
Tre giornate intense e con un pubblico attento e divertito, che ha partecipato con entusiasmo dando consensi più che soddisfacenti, che hanno coronato davvero il successo della commedia.
Troppo vicini a tutti noi i temi trattati, per non rimanerne colpiti, la storia di tre donne, una sartoria avviata, amori apparentemente finiti male, le speranze segrete di ciascuna delle tre donne, legate da vincolo di sangue che condividono lo stesso tetto, ma anche sentimenti comuni di paura al cambiamento, speranza nel nuovo.
Parlano tre donne con i loro sentimenti, i silenzi, ma anche battute divertenti.
Diverse caratterialmente le tre donne vengono rappresentate con le loro belle risorse, ma anche con i loro difetti, la commedia gioca in maniera simpatica con le debolezze umane e con i difetti, che diventano anche simpatici agli occhi dello spettatore perchè in essi tutti ci rivediamo con occhi meno severi che non nella vita reale.
Tutte e tre conoscono la delusione dell’inganno finiscono, chi per indurire l’animo, chi per non volere aprirsi al nuovo, chi al contrario è pronto ad aprirsi a qualunque avventura al solo sentirsi dire qualche bella parola di adulazione.
L’inganno che si presenta con il raggiro di un’uomo, porta le tre donne in una condizione di difficoltà economica, da cui sembra difficile poter venire fuori, l’azione provvidenziale del “nuovo”compagno della madre, che accetterà dopo anni di vedovanza di aprirsi alla vita finalmente, senza rimorsi, consentirà di acciuffare l’artefice dei guai economici delle tre donne e riportare la serenità persa, altri eventi si intrecciano nella storia che non sveliamo per non togliere la sorpresa a quanti avranno il piacere di rivedere la commedia.
Non mancano i colpi di scena, che lasciano esterefatti lo spettatore.
Due ore circa di sorrisi e di spensieratezza, ma anche riflessione e alla fine qualche lacrima di gioia.
Tutti gli attori bravissimi, sono scesi a fine rappresentazione nella platea donando ai presenti rose e abbracci, in una festa che solo quando le cose si fanno con amore si riesce a tramettere.
Ci auguriamo che la compagnia venga chiamata nei nostri paesi per rappresentare questa brillante commedia dove davvero nulla è stata lasciata al caso.