Il problema del maltempo delle ultime settimane ha messo in ginocchio tanti comuni dell’isola e, messo in allarme tante realtà che da tempo si “cullavano” sugli allori per quanto riguarda la pulizia delle strade comunale, SP e tutto ciò che all’interno dei comuni o zone limitrofe, potessero dare l’aspetto negativo che prima a poi venisse a galla….

Situazioni che purtroppo hanno penalizzato quei comuni esposti a fiumi e che hanno dovuto fronteggiare ad emergenze più o meno importanti. Un migliaio di operai, pagati dalla Regione Siciliana, è al lavoro, già da alcuni giorni, in oltre cento Comuni dell’Isola per fronteggiare i danni. Il provvedimento adottato dalla Giunta di governo ha consentito l’avvio – oltre le giornate previste per gli stagionali – del personale dei Consorzi di bonifica, della Forestale e dell’Ente di sviluppo agricolo per numerosi interventi di: sfangatura nelle strade comunali e interpoderali; ripulitura degli alvei dei torrenti; rimozione della fanghiglia e dei detriti; ripristino dei canali di scolo nelle strade e del manto stradale; pulitura e decespugliatura dei residui vegetali ed eliminazione delle piante; rifornimento con autobotti nelle zone agricole marginali a seguito della rottura della rete idrica.

«Siamo intervenuti con immediatezza – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – perché al di là dei gravissimi danni strutturali, per i quali abbiamo già chiesto lo stato di emergenza al governo centrale, era doveroso avviare, da subito, una serie di opere fondamentali per consentire il ripristino minimo delle condizioni di vivibilità in moltissime aree dell’Isola. In questi giorni, ho effettuato alcuni sopralluoghi nelle zone interessate dal nubifragio e ho potuto constare che la situazione è davvero difficile e drammatica: migliaia di aziende, soprattutto agricole,  sono in ginocchio. Un segnale concreto, ai sindaci e alla gente colpita, affinché non si sentano soli».In particolare, si è proceduto alle attività di ripristino di tratti stradali e di ponti, ma anche alla rimozione di fango, detriti e residui vegetali che la furia dell’acqua caduta ha trasportato in tutti i posti. Le squadre sono al lavoro nelle varie province siciliane. In particolare ad Agrigento, nel Nisseno,in provincia di Catania, Messina e Palermo

Numerosi i centri in provincia di Palermo: Alia, Alimena, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia (in particolare si interverrà sulle strade provinciali 30 e 55) , Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana (strada provinciale 26) , Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessallina, Corleone, Ficarazzi, Ficuzza, Ganci, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano (strada provinciale 26), Grattteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Montemaggiore Belsito, Partinico, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Poggioreale, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Valledolmo, Ventimiglia, Vicari, Villafrati.

Lavori utili e indispensabili ai giorni d’oggi ma purtroppo ancora si assiste al fatto che questi sono effettuati dopo aver contato i danni. Lavori che possono essere effettuati dai lavoratori forestali,Esa e Consorzi in tempi utili a partire da Gennaio e per tutto l’anno visto la molteplicità di utilizzo che si può fare dalla forza lavoro. Parole e parola che rimangono nel dimenticatoio e certamente devono essere di aggiunta alle attuali giornate dei lavoratori e non in sostituzione proprio perché questi devono e vogliono lavorare tutto l’anno.