Terza serata sold-out , la regista Anna Mauro con la sua commedia “ l’inquilino didentro” fa un bel bottino di applausi, di un pubblico divertito e pensieroso allo stesso tempo presso il teatro Sant’Eugenio di palermo, all’interno del calendario una poltrona per divertirsi con la direzione artistica Pupella e la sua bella organizzazione.
Se volete guardarvi allo specchio, “ l’inquilino didentro” è uno spettacolo che riesce in circa due ore a fare una lettura attenta e divertente di ciò che accade nella nostra società, dentro le nostre case dentro di noi.
La noia che fa da padrona in molte anime serpeggia, e per non farci soccombere annienta la vita normale e ci porta a volere vestire altri panni, a costruire un’altra vita dove siamo altro da quello che è l’apparenza con la quale ci presentiamo agli altri, alcune volte con personalità sicure di sé, altre invece tremendamente fragili.
E’ quello che accade in scena, dove i personaggi nell’evoluzione della storia ci appariranno completamente diversi da quello che sono, hanno strani vizi, difetti, segreti.
Umberto Galiberti sul tema della noia ha scritto un libro bellissimo, che rappresenta per gli addetti ai lavori e non, un’importante spunto di riflessione per leggere la nostra realtà sociale, “l’ospite inquietante”, un libro in cui si parla di crisi esistenziali, del nichilismo che penetra nelle menti e confonde i pensieri e i sentimenti, intristisce le passioni. Anche se con toni diversissimi sembrava di leggere tra le righe della Mauro le riflessioni attente del grande Galimberti.
Anna Mauro ha scritto un copione perfetto, dove tutto è stato ben pensato, le battute esileranti solleticano le debolezze umane di tutti noi, bravissimi gli attori, meritano attenzione Rosalba Bologna e Marco Feo, protagonisti eccellenti, bravi Gaspare Sanzio, Sergio Pochini e Gilda Burgio.Sono riusciti tutti a tenere la scena con un’energia davvero sorprendente divertendo , ma creando anche momenti di tenerezza verso le fragilità umana in cui lo spettatore si è rivisto.
Resta ancora una volta protagonista assoluto dei nostri tempi quel gran diavolo “della rete virtuale” dove tutti possonono essere tutti e il contrario di tutti, un palcoscenico segreto dova la bugia trionfa, in una rete pericolosa che intrappola le persone.
Il lieto fine tuttavia non è mancato, almeno in scena dove tutto si risolve, dopo avere tirato giù le maschere, si perchè le maschere non si possono tenere a lungo ne in teatro ne nella vita privata. Cara Anna Mauro, questo finale lo vogliamo prendere come auspicio anche nella vita reale, troppo stanchi tutti di dire bugie.
(Si ringrazia la presenza dei fotografi Girolamo Randazzo e Salvo Quagliana,sua la foto dell’articolo).