II sindaco di Termini Imerese ha inviato una nota di denuncia al Ministero dello Sviluppo Economico, al Presidente della Regione Siciliana, a Blutec ed alle Organizzazione Sindacali perchè FCA ha dimenticato il Comune siciliano per l’auto elettrica.
Nel corso dell’incontro presso il MISE del 13 novembre 2018, alla presenza dell’On.le Ministro Luigi Di Maio – scrive il Sindaco –  si è convenuto di concedere a Blutec un breve termine al fine di comprendere lo stato di avanzamento del rinnovato piano
di reindustrializzazione e soprattutto di verificare con quali probabilità FCA potesse ritornare al Tavolo Ministeriale con un ruolo di protagonista nella vertenza “Termini Imerese”, in particolare, nel corso degli ultimi anni il ruolo di Blutec è stato sempre collegato alla riconversione di parte della gamma Fiat-FCA (Doblò, Ducato, 500) in ibrido
(benzina/elettrico).
Dalle notizie emerse a margine del recente incontro svoltosi, a Torino, tra i sindacati e l’ad di Fca Mike Manley sembrerebbe che tra gli investimenti più importanti vi sia la produzione della nuova 500 elettrica a Mirafiori. Sarebbe un piano che è in grado di saturare tutti gli stabilimenti italiani grazie a 5 miliardi di euro di investimenti e a nuove assegnazioni produttive in ciascuna fabbrica”. Alcune domande, sorgono spontanee. FCA (ex Fiat), annuncia la produzione della prima auto interamente elettrica (la 500). E Termini Imerese? Il settore “elettrico”, di FCA, non doveva essere curato, almeno in parte da Blutec?
Con la presente – dice il sindaco – si invita l’On.le Ministro Luigi Di Maio che ha mostrato, ultimamente, grande sensibilità sulla vertenza “Termini Imerese” a richiamare FCA alle proprie responsabilità.
Si chiede, contestualmente – conclude – l’immediata convocazione del preannunciato tavolo tecnico, anche al fine di valutare lo stato di avanzamento delle procedure per l’accesso agli ammortizzatori sociali 2019.