– “È necessario insegnare alle popolazioni a convivere con il rischio: solo con l’informazione si può raggiungere l’obiettivo di formare comunità resilienti”.

Sono le parole di Calogero Cannella, coordinatore della Commissione Protezione civile dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia, durante l’incontro che si è tenuto presso il DiSTeM in via Archirafi a Palermo. Un incontro finalizzato alla firma dell’accordo tra SIGEA (società italiana di geologia ambientale) e A.V.U.S. (associazione vittime universitarie sisma 6 aprile 2009) secondo il quale viene conferito un premio di laurea a tutti quegli studenti che abbiano discusso una tesi su tematiche inerenti la gestione del rischio sismico e la resilienza delle popolazioni e dei territori.

“L’ORGS da diversi anni – prosegue Cannella – porta avanti varie iniziative di sensibilizzazione verso quei temi di pianificazione delle emergenze, consapevoli che la vera cultura della prevenzione passa dalla conoscenza geologica dei territori in cui viviamo. Occorre parlarne prima e non rimandare al post evento: l’attenzione del giorno prima evita le lacrime del giorno dopo”.

Un’attenzione al territorio che si gioca sul piano della cultura e dell’onestà professionale:“Oggi mio figlio Nicola avrebbe 32 anni, – racconta il presidente dell’associazione dei genitori, Sergio Bianchi – era uno studente modello al quale è stato negato di realizzare il sogno che stava costruendo. Tanti dubbi ti assalgono e ti logorano ma l’idea di questo premio,giunto alla sesta edizione e rivolto proprio agli studenti, nasce dalla speranza che attraverso l’informazione, la formazione e, soprattutto, l’onestà individuale,tragedie come quella avvenuta a L’Aquila nel 2009, dove persero la vita sepolti dalle macerie 55 studenti, si possano almeno limitare”.

Occasioni che diventano modalità per fare prevenzione: “Da sei anni – commenta Michele Orifici, consigliere nazionale SIGEA – abbiamo appoggiato quest’iniziativa perché, nell’immane tragedia vissuta da questi genitori, c’è una costruzione positiva e non distruttiva della realtà. C’è la voglia di contribuire a dar vita ad una società migliore, consapevole”.

Momenti di commozione durante la presentazione del Premio (le cui modalità sono scaricabili da questo link 

http://www.avus6aprile2009.org/PremioAvus.aspx) soprattutto quando il presidente SIGEA, Emanuele Doria, ha voluto ricordare quegli studenti vittime elencando i loro nomi durante il suo intervento: “Si sta facendo poco e sempre troppo lentamente. – commenta – Solo un mese fa abbiamo presentato un nostro libro, consultabile e scaricabile dal sito Sigea, che raccoglie tutti gli studi fatti  sinora sul rischio sismico ed idrogeologico dell’Italia. Agli studenti, prossimi professionisti in questo settore, raccomando di mettere al primo posto l’umanità e la professionalità anziché il risvolto economico”.

Ad aprire i lavori dell’incontro il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Valerio Agnesi: “Quello che è successo a L’Aquila è stata una doppia ferita per noi operatori universitari. Penso che ricordare i propri figli attraverso un premio sia un’iniziativa benemerita: sul piano del ricordo e sul piano dell’attenzione verso queste criticità che devono essere affrontate tra le diverse professionalità coinvolte con serietà e onestà”.