Continua l’indice di s-gradimento sul presidente della Regione Siciliana Nello Musumcei. Nonostante lui abbia messo in chiaro all’inizio del suo mandato che tutto fosse stata un’ardua impresa, lo è anche il fatto che era cosciente di tutto cio a cui andava incontro, quindi bastava limitarsi alle solo apparenze di facciate, cingendosi a non promettere niente di nuovo e favore di Tizio e Caio.
Sono i Forestali il Tizio e Caio di turno e, attualmente ne stanno pagando le conseguenze, scagliandosi contro il governatore che ha sua volta “vorrebbe” un plauso per essere stato il firmatario del rinnovo contrattuale di categoria incluso l’aumento salariale dei lavoratori. Contratto imputato da tanti e rimarcato dai non pagamenti dei mesi arretrati, quindi “battuta”o citazione fuori luogo….
Seppur persona seria e dedica alle problematiche siciliane, i fatti attuali purtroppo latitano e, questo porta tanta gente a protestare e lamentarsi, nonostante lui abbia fatto del suo ma, dietro a se la macchina organizzativa e burocratica lascia a desidera , con colpe che debbono per forza attribuirsi alla sua persona, vista la carica che ricopre ed essendo il gestore di un sistema che deve cambiare. Anche lui si lamenta di tale sistema, e forse basterebbe tacere di fronte anche alle sue non colpe personali. Il fatto si aggrava anche dal fatto che nei singoli comuni siciliani si stà effettuando il giusto turn-over con mobilità, pensione o decessi e giusta stabilizzazione di personale che negli anni ha mirato tale traguardo. Una rabbia da parte dei Forestali che essendo i precari dei precari, non vedono più dietro di loro nessuna categoria, quindi sono rimasti i soli a “leccarsi la sarda”.
Sistema che latita e sistema che non vede sbocchi all’orizzonte e se la Sicilia è un continuo lamento,. basta solo rassegnarsi o….. prendere il fuoco con le proprie mani !