Eletta la nuova segreteria provinciale della Fp Cgil Palermo. Ad affiancare il segretario generale Giovanni Cammuca, eletto al congresso della Funzione Pubblica l’8 ottobre scorso, sono Raffaele Sanfratello e Rita Barranco. Sanfratello, dipendente della Regione, già componente della segreteria uscente, che in questi anni si è occupato di Enti Locali, adesso ha anche la responsabilità del Comune di Palermo, del mercato del lavoro e della stabilizzazione del personale precario. Rita Barranco, che proviene dall’Inps, è un nuovo quadro. La Barranco ha avuto esperienze di Rsu e Rls prima all’Inpdap e poi, dopo la fusione degli enti previdenziali, all’istituto nazionale della previdenza.
A completamento degli adempimenti congressuali, la nuova segreteria è stata eletta dal direttivo di categoria alla presenza del segretario generale della Funzione Pubblica Serena Sorrentino e del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo.
Tema di cui si è discusso al direttivo è stata la stabilizzazione dei precari. “In questi ultimi giorni dell’anno, dopo quasi 30 anni, è stata posta la parola fine al termine ‘precario’ in molti enti locali della provincia di Palermo – aggiunge Cammuca – Hanno già firmato i contratti a tempo indeterminato gli ultimi 53 ex precari del bacino art. 23 e tutti gli ex precari dei Comuni di Bagheria, Cinisi, San Giuseppe Jato, Castellana, Polizzi. Anche negli enti in dissesto come Partinico, Carini e Borgetto i piani di stabilizzazione sono stati approvati. Speriamo che tutti i percorsi avviati si concludano entro il 2019. Unico neo, i precari dell’Asp, ma saremo impegnati anche in questa direzione”.
“Uno dei primi impegni che porteremo poi avanti assieme alla Camera del Lavoro è uno screening della sanità palermitana – dichiara il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – Raccoglieremo i dati sugli sprechi coinvolgendo tutto il territorio palermitano e costruiremo una vertenza sul funzionamento delle strutture. Riteniamo che il sistema sanità a Palermo, mancando la prevenzione e la riabilitazione, non garantisca a sufficienza la salute ma a malapena riesca a garantire la cura”.