Riceviamo dal consigliere Maria Terranova – M5S – (foto) e pubblichiamo:
Chiedere scusa non è un segno di debolezza ma di consapevolezza, di forza e di ricerca di dialogo.
Noi ne siamo convinti.
Resta da convincere il Presidente del Consiglio Comunale di Termini Imerese che, ormai in preda ad un delirio di onnipotenza, cerca di giustificare l’abuso commesso in data odierna, durante i lavori d’aula del consiglio comunale, richiamando articoli del regolamento del consiglio comunale che mal si conciliano con quanto accaduto.
Riteniamo, infatti, che la sospensione dei lavori d’aula, dalla stessa ordinata intorno alle 10.30 del mattino, per consentire al Presidente della Società Interporti Siciliani di intervenire in aula, costituisca una grave violazione del regolamento citato.
A ciò v’è da aggiungere che la stessa ha ritenuto di non dover sospendere la seduta in corso, dando la parola al Presidente della Società Interporti Siciliani, nonostante fosse venuto meno il numero legale (per l’allontanamento di 6 consiglieri comunali su 14).
Solo dopo la conclusione dell’intervento di quest’ultimo (probabilmente su suggerimento del segretario comunale f.f.) ha preso atto della mancanza del numero legale ed ha sospeso la seduta in corso per un’ora.
Troppo tardi!
Il Presidente del Consiglio Comunale continua a non rendersi conto del grave precedente creato col suo (abusivo) comportamento.
D’ora in avanti chiunque potrà chiedere di intervenire in c.c., pur non essendo consigliere comunale, dirigente o funzionario del comune.
Alla prosecuzione dei lavori ci saremmo aspettati una “mea culpa” del Presidente del Consiglio Comunale. Ma così non è stato. Ha continuato ad esercitare le proprie funzioni senza fare alcun accenno a quanto verificatosi in precedenza.
Il Presidente dovrebbe provvedere al proficuo funzionamento dell’assemblea consiliare, moderare la discussione degli argomenti e disporre che i lavori si svolgano osservando il regolamento del consiglio comunale.
Ebbene, poiché oggi il Presidente del Consiglio Comunale – dr.ssa Anna Amoroso – se ne è infischiata del predetto regolamento, abbiamo chiesto, in aula, le sue dimissioni!
Nei prossimi giorni provvederemo ad informare dell’accaduto il Segretario Generale del Comune, L’Assessorato Regionale Enti Locali e la Prefettura di Palermo.

Salvatore Di Lisi
Claudio Merlino
Maria Terranova