Parchi eolici e fotovoltaico: sul futuro del business delle energie rinnovabili, che cresce  anche in provincia di  Palermo e impiega centinaia di lavoratori, si terrà l’11 febbraio alle ore 9 un incontro tra la Fiom e l’assessore Alberto  Pierobon  presso l’assessorato all’Ambiente. 
    Al centro del tavolo, gli investimenti nel settore e l’attenzione crescente nei confronti dei lavoratori, sempre più specializzati, in aumento continuo in Sicilia seconda regione, dopo la Puglia, per produzione di energia da impianti eolici, con il 20 per cento del prodotto totale su scala nazionale. 
  In provincia di Palermo, sono le Madonie in testa per la collocazione dei parchi eolici, con oltre 73 impianti. In particolare quello di Caltavuturo è il più grande sito eolico dell’Enel in Italia. Dotato di 36 aerogeneratori, soddisfa il fabbisogno di circa 26 mila famiglie.
   “Andremo a  chiedere alla Regione come intende allargare questo settore che da una parte con tutti questi insediamenti esistenti  dà lavoro a centinaia di metalmeccanici  e dall’altra evita l’inquinamento ambientale e contribuisce alla salute dei cittadini – dichiara Francesco Foti, segretario Fiom Cgil Palermo – All’assessore presenteremo la nostra piattaforma rivendicativa in cui  chiediamo la  realizzazione di nuovi  investimenti e  lo sblocco dei fondi di gara del fotovoltaico, fermi dall’autunno scorso, che stanno mettendo in crisi  le aziende del comprensorio madonita e a rischio i lavoratori. Porremo anche diversi  altri quesiti che riguardano i manutentori  delle aziende dirette e indirette”.
       La Regione nell’autunno scorso ha annunciato il via a un bando di circa 37 milioni di fondi europei, per l’efficientamento degli impianti per le micro, piccole, medie e grandi imprese, e a un altro bando da 6,5 milioni, predisposto dal dipartimento Energia, per gli energy manager dei comuni. Ma i bad non sono mai partiti.  “Tante aziende  speravano in questi bandi di gara annunciati dalla Regione per rilanciare il lavoro ma gli avvisi  non  sono stati mai pubblicati – aggiunge  Francesco Foti – Questa situazione coinvolge diverse aziende del comprensorio madonita, che si occupano di fotovoltaico, che potrebbero ritrovarsi in difficoltà operative. Qualcuno ha già avviato la cig”. Nel dicembre scorso la Fiom ha aperto una sua sede sulle Madonie, a Caltavuturo, proprio per dare risposte ai tanti lavoratori  del territorio, specie a coloro che operano nelle energie rinnovabili. Infatti il territorio vede una grande presenza di parchi eolici gestiti per la manutenzione da aziende multinazionali del settore, come Gamesa Eolica, E.On, Vestas, Y.e.s. International, PLC System, IVPC, GES. Si stima che queste aziende diano occupazione a circa 300 lavoratori diretti nel parco madonita impegnati nella manutenzione degli impianti.