“Leggendo un approfondimento sulle strade delle Madonie di un noto quotidiano nazionale, non posso fare altro che esprimere la mia vicinanza e sostegno all’azione del sindaco di Collesano Giovanni Meli che promuove attraverso ditte private e la sua autorizzazione i lavori della strada provinciale tra Campofelice e Collesano, importante e storica arteria ormai attraversata da anni da un degrado che non consente la percorribilità ai veicoli privati e commerciali”.
E’ quanto affermato dal presidente dell’ACI di Palermo ed organizzatore della Targa Florio Angelo Pizzuto.
“Conosco bene il tratto di strada interessato – continua Pizzuto – sia perché una parte importante del circuito storico della Targa Florio, sia per la mia quasi decennale attività di presidente del parco delle Madonie e anche per la mia esperienza di vice sindaco proprio dello stesso comune, e devo dire che i disagi di questa situazione provocano ai cittadini stati d’animo misti tra impotenza e rassegnazione, limitando la loro libertà di movimento, non consentendo di andare a lavoro in sicurezza o di non poter mandare i bambini fuori paese per paura di incidenti, senza contare il disagio al trasporto commerciale e turistico.

Nei vari ruoli ricoperti – aggiunge Pizzuto – abbiamo fatto decine di segnalazioni agli enti preposti, con dovizia di particolari, perizie etc., tutte sempre accantonate con la scusa sempre presente della “mancanza di fondi” e che però oggi, dopo tanti anni di disagi, non regge più.
“L’iniziativa del sindaco Meli e degli altri sindaci interessati come quelli di Caltavuturo, Polizzi ma un po’ in tutte le Madonie – conclude Pizzuto – va sostenuta in maniera incisiva in primis dalle istituzioni, oltre che ovviamente dai cittadini – per restituire innanzitutto ai cittadini la propria libertà di movimento che deve essere un diritto per tutti, e per riconsegnare a queste comunità le potenzialità che si possono esprimere attraverso la Targa Florio, i percorsi per Piano Battaglia e tutto quello che questo meraviglioso territorio può esprimere”.