La Fondazione Giglio di Cefalù ha ospitato il corso teorico pratico di endoscopia digestiva e polipectomie endoscopiche con un live endoscopy in diretta dalle sale endoscopiche.
L’evento è stato organizzato a conclusione del tour che ha visto impegnato il direttivo della SIED Sicilia (Società italiana di endoscopia digestiva) in varie strutture siciliane.
“Una formula – ha detto il dottor Dario Raimondo (foto), responsabile del servizio di endoscopia digestiva del Giglio – che ha visto un’ampia partecipazione di addetti ai lavori e che ha consentito ai giovani, in formazione, di avere un confronto costante con le varie realtà ospedaliere siciliane”.
Alla teoria è seguita la pratica con un live dalle sale endoscopiche con l’illustrazione delle tecniche e l’esecuzione di procedure programmate su pazienti affetti da polipi del colon, trattati con le metodiche più attuali. Sono state, inoltre, illustrate e dimostrate alcune tecniche di sutura endoscopica all’avanguardia, eseguite solo nei centri di riferimento nazionale, e alcuni trattamenti immediati da attuare in caso di complicanze che si possono presentare durante le procedure.
Il corso, è stato seguito da oltre 60 partecipanti. Sono state anche affrontate problematiche di tipo medico legali, anestesiologico, l’impatto socio economico ed il follow up dei pazienti affetti dalle patologie del colon.
Al termine dei lavori, il presidente del Sied regionale, Socrat Pallio, ha voluto ringraziare il dottor Raimondo e la sua equipe per l’impegno profuso in questo evento, unitamente ai colleghi presenti e in particolare il vice presidente della Sied, Giuseppe Scarpulla, organizzatore del tour negli ospedali siciliani.
“In qualità di organizzatore del corso, tenuto nella nostra Fondazione – ha concluso Dario Raimondo – ringrazio tutta la mia equipe (medici, infermieri, oss, segreteria) per il grande lavoro svolto, i sistemi informativi, l’ingegneria clinica, lo staff di presidenza nella figura dell’ingegnere Daniela Salvaggio per aver creduto nell’evento, ed il presidente della Fondazione, Giovanni Albano, per aver permesso la realizzazione del primo “live” di endoscopia del Giglio”.