“Dall’assemblea emerge il grido di aiuto e di allarme dei lavoratori di Termini Imerese, il timore è che dopo la bufera che ha coinvolto Blutec non ci sia nessun altra alternativa per la rinascita dello stabilimento ex Fiat. Il governo nazionale ci convochi per parlare subito del futuro di questi circa 700 lavoratori”. Cosi la Fim Cisl con il segretario generale Ludovico Guercio e il segretario provinciale Antonio Nobile , stamani all’assemblea con i lavoratori Blutec di Termini Imerese, chiedono soluzioni immediate che diano certezze, dopo l’inchiesta che ha coinvolto i vertici di Blutec. Nel pomeriggio, alle 17, l’incontro con i sindaci del comprensorio. “Decideremo insieme come procedere, di certo come abbiamo sempre ribadito anche al vice premier Di Maio a fine febbraio, le soluzioni prospettate non possono limitarsi alla cassa integrazione. Il governo si faccia carico della ricerca di nuove ipotesi industriali partendo dalla esperienza e professionalità degli operai ex Fiat. Ma non solo – aggiungono Guercio e Nobile –, bisogna rendere il territorio attrattivo per gli investimenti, creare le infrastrutture adeguate di cui si parla da anni e per le quali i finanziamenti ci sono già, oggi si pagano tutti i ritardi e le lungaggini del passato”. Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani conclude “non siano i lavoratori a pagare le conseguenze di comportamenti aziendali sbagliati che hanno portato agli esiti di oggi. Le istituzioni nazionali e regionali intervengano, c’è un territorio come Termini Imerese che da troppi anni ormai è ostaggio di progetti vani e inaffidabili, false promesse e ritardi burocratici che oggi si pagano con la totale incertezza sul futuro dello stabilimento e di tutte le famiglie dei lavoratori”.