“I fiumi mormoravano”, una pagina di storia, al Teatro Orione di Anna Mauro

Da un’idea di Giulio Cusumano e Francesco Italia e la splendida regia di Anna Mauro, nasce “I fiumi mormoravano” al suo secondo debutto.
Si è replicato dopo la prima, giorno 23 al Teatro Orione con uno spettacolo che ha riscosso successo di consensi e gradimento.
Il tema la guerra, le vicende della prima guerra mondiale, raccontata in poche scene con una delicatezza e gusto per i particolari, davvero singolare.
La bellezza della rappresentazione è stata quella di essere riusciti a far emergere nella grande confusione di quello che porta con sé la guerra, temi e sentimenti universali, l’amore che lega i genitori ad un figlio, l’angoscia della morte, il senso del dovere verso la patria, la paura per l’ignoto, i sentimenti di lealtà, la solidarietà tra compagni in trincea, il bisogno di sentire anche nel dolore il profumo di casa e la musica che riesce a fare abbracciare anche i presunti nemici in trincea.
Perchè la guerra? Forse che si può trovare una ragione davvero valida per combatterne una? Cosa ne pensavano gli intellettuali del tempo? D’annunzio, Marinetti? Può la classe degli uomini pensanti influenzare le scelte degli uomini? Tema di grandissima attualità.
Qualunque guerra è fuori da ogni logica di umana sensibilità, la si combatte come espressione di follia, ultima arma per chi non riesce ad usare la ragione.
Qualunque guerra si combatta è sempre una tristissima pagina di storia che nessuno vorrebbe sentire, ma che è importante conoscere per comprendere un po’ cosa può accadere quando i fili del destino, le decisioni sbagliate, le logiche di potere si intrecciano malamente.
È mentre và in scena i fiumi mormorano, spettacolo che dovrebbero potere vedere tutte le giovani scolaresche, la mente corre verso tutte le guerre che ancora affliggono il nostro pianeta martoriato inutilmente dalla follia dell’uomo.
La storia ci ha permesso di conoscere ciò che è successo, ma nella rete dei grandi eventi ci sono maglie fatte di pianti, sofferenze che solo chi li ha vissute può davvero comprenderle. Anna Mauro ci ha fatto emozionare, selezionando scene di altissimo contenuto emotivo, dove la bravura degli attori, in alcuni momenti solo con la mimica del corpo sono riusciti a scrivere silenziosi testi emozionanti che sono arrivati dritti al cuore.
Belle le scenografie e musiche curate dall’instancabile Sergio Pochini, curate le luci e i tempi scenici.
Anna Mauro è riuscita a far trasparire il lato tremendamente umano che scorre nel letto dei fiumi che raccontano le urla dei giovani, i drammi interiori, la solitudine, la ricerca del senso della guerra stessa, che senso sembra non averne mai una veramente.
Bravi gli attori e i monologhi che hanno catalizzato l’attenzione del pubblico pietrificato dall’emozione. La presenza del corpo di ballo della bella epoque ha imprezziosito la scena e regalato momenti di immersione elegante nella storia.
Lo spettacolo è un dono per i giovani e non , un modo di conoscere la storia non solo leggendola, ma sentendo le urla e i tormenti che seppur recitati ti attraversano e ti fanno riflettere, un progetto importante per le scuole e quante vorranno rivedere uno spettacolo dal contenuto profondo dove la nostalgia , lo sgomento e la disillusione si intrecciano per farci pensare.
Gli attori bravissimi Marco Feo, la splendida Agostina Somma, Francesco Italia, Marco Gagliardi, Domenico Pane,Rosalba Bologna, Sandra Zerilli, Giovanni Troia, Enrico Gippetto, Elisabetta Inzerillo, Arianna Scuteri, il gruppo di danza storica e tutte le comparse.