Un gruppo di lavoratori forestali ha occupato oggi pomeriggio la Sala delle Capriate del Comune di Cefalù. La pacifica iniziativa era finalizzata alla consegna all’Amministrazione Comunale della proposta elaborata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil di riordino del settore forestale.
Incontrando i lavoratori, che hanno occupato l’aula in modo simbolico e pacifico, ho preso l’impegno – dice il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iuppa – di convocare il Consiglio subito dopo la Santa Pasqua, per discutere le criticità del settore forestale. A tale Consiglio saranno invitati ad essere presenti i Rappresentanti Sindacali e gli stessi lavoratori.
La nostra sfida – scrivono nella “Rassegna” Flai (Cgil, segretario Alfio Mannino), Fai (Cisl, segretario Pierluigi Manca), Uila (Uil, segretario Nino Marino) riguarda la possibilità di avere un nuovo assetto del territorio, di produrre ricchezza attraverso i boschi, con lavoro qualificato e stabile attraverso l’allargamento delle competenze nella lotta al dissesto idrogeologico.
Ed ancora: Personale e competenze non mancano; si tratta ora di ridefinire gli ambiti di azione dei forestali, secondo una nuova politica ambientale e del territorio che punti alla vivibilità e allo sviluppo economico della Sicilia. Questa, la logica della proposta di riordino del settore forestale, presentata da Flai, Fai e Uila siciliane al governo regionale, su cui i sindacati di categoria cercheranno adesso il consenso degli amministratori locali attraverso iniziative nei territori, con l’obiettivo di fare pressione per il varo della nuova legge regionale di settore entro aprile.
Lo sviluppo del settore, da raggiungere, secondo i sindacati, anche con il coordinamento degli enti di servizio all’agricoltura (Esa e Consorzi di bonifica), sotto la regia dell’assessorato competente “deve ovviamente anche produrre la stabilizzazione dei lavoratori”, impegnati per via della riforma auspicata da Flai, Fai e Uila in attività a largo raggio. In proposito, le tre sigle propongono, tra le altre cose, di ridurre nell’arco di un triennio a due i contingenti: lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori con garanzia occupazionale di 151 giornate annue. Di favorire, inoltre, l’ingresso dei giovani nel comparto, “energie fresche per il rilancio del territorio e del bosco, che può significare incremento del turismo, sviluppo di energie alternative come le bio-masse, insomma utilizzo produttivo”.
Sul loro progetto – riporta infine la “Rassegna” – di ‘gestione sostenibile del settore forestale, finalizzata alla tutela del territorio e allo sviluppo’, i sindacati di categoria chiedono al Governo il confronto, affinchè l’Aula di Palazzo dei Normanni possa incardinare quanto prima il disegno di legge di riforma, “altrimenti i forestali torneranno a fare sentire la loro voce”. Frattanto, buone notizie per la categoria in tema del già approvato contratto integrativo. Verranno a breve erogati gli arretrati da settembre: “Le risorse ci sono, ci siamo impegnati affinché fossero garantiti i necessari appostamenti di bilancio – hanno detto i tre segretari – e la cassa della ragioneria generale sta per riaprire i battenti”.

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