(Dal servizio del Giornale di Cefalù 31-3-2019)

Autovetture controllate: 1190; persone denunciate in stato di libertà o di irreperibilità: 67; extracomunitari controllati: 11; motoveicoli e ciclomotori controllati: 28; veicoli rubati ritrovati: 2; persone identificate, 1940.
Queste sono alcune delle voci che evidenziano la mole di attività svolta nell’intero anno 2018 dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cefalù, guidato da 10 anni dal dirigente Manfredi Borsellino.
Naturalmente non è solo la Polizia che si occupa della sicurezza del territorio e delle persone: vi sono anche le altre Forze dell’Ordine, a cominciare dai Carabinieri.
Il “mattinale” (è questo il suo nome “tecnico”), dall’1 gennaio al 31 dicembre 2018 continua con gli episodi delittuosi: lesioni dolose: 5; percosse: 3; minacce: 16; ingiurie: 2; furto con destrezza: 7; furto in abitazione: 10; furto in esercizi commerciali: 3; furto su auto in sosta: 12; furto di automezzi pesanti: 1; rapine in abitazione: 1.
I dati dell’attività svolta dal Commissariato si riferiscono al solo territorio di Cefalù con esclusione delle contrade e delle aree extra-urbane.
Ed ancora, truffe e frodi informatiche: 30; danneggiamenti (autovetture, giardini, fondi agricoli…): 19; controlli a persone sottoposte agli arresti domiciliari o alla detenzione domiciliare: 215.
Va comunque evidenziato che questi dati che il Commissariato di Cefalù per la prima volta diffonde sono, evidentemente dati ufficiali tuttavia incompleti perché – chiarisce il dott. Borsellino – sono riferiti e riferibili solo al Comune di Cefalù, il resto del territorio, pur compreso nella circoscrizione del Commissariato, non è considerato in questi dati numerici, che quindi potrebbero essere implementati da elementi che potremmo però trarre solo da altri “mattinali” della Questura che pure contribuiamo a formare anche noi ogniqualvolta operiamo fuori dalle mure cittadine ma pur sempre nel territorio madonita di competenza.
L’attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza – dice il dott. Borsellino – non si limita al controllo del territorio ed all’azione repressiva di Polizia Giudiziaria; sono, infatti, innumerevoli i servizi quotidianamente resi al cittadino e spesso ignorati dalla comunità: si tratta della cosiddetta PAS, Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione.
Le molteplici azioni che vi rientrano sono state nell’anno appena trascorso 3414, delle quali, poco meno di 600 nei mesi di luglio (302) ed agosto (289).
I dati dell’azione di Polizia Amministrativa e Sociale del Commissariato di Cefalù si riferiscono complessivamente a 20 Comuni: quelli delle alte e basse Madonie e quelli sulla costa da Campofelice di Roccella a Finale di Pollina.
Vediamo le voci più significative. Licenze di porto di fucile per uso caccia: 112; licenze di porto di fucile per uso sportivo: 145; registrazione denunce armi: 64; licenze di preziosi: 2; istruttorie per pubblici spettacoli: 38; istanze di passaporti: 745; passaporti consegnati: 726; permessi di soggiorno consegnati: 347; “C3” pratiche per stranieri, diritto di asilo, rifugiati: 166; rilascio permessi cartacei ed elettronici per emigrazione: 267; rinnovi permessi di soggiorno: 97; controlli esercizi pubblici: 20. Ed infine: licenze di collezioni armi: 8; armi ritirate o sequestrate: 23; rilascio di credenziali ai titolari di albergi e pensioni per la immediate registrazione on line degli alloggiati: 211.
Questi i dati “nudi e crudi” del bilancio 2018. Essi si presterebbero naturalmente a confronti, analisi e approfondimenti sia singolarmente che nel loro complesso.
Tra i dati più rilevanti – sottolinea il dott. Borsellino – c’è proprio il rilascio di oltre 200 “credenziali alloggiati” alle molteplici strutture ricettivo-alberghiere del circondario che consentirà negli anni a venire, un controllo più stringente sugli alloggiati e, conseguentemente, renderà più agevole il rintraccio di eventuali persone pericolose.
Per completezza di questo, seppur parziale, bilancio 2018 si dovrebbe anche prendere in grande considerazione il lavoro “sociale” che svolge la Polizia, cioè gli incontri con scuole ed associazioni sui temi della legalità, del bullismo, del corretto uso di internet e dei social.
Si, guardi dott. Biondo, questa – conferma il dott. Borsellino – è un’attività che portiamo in effetti avanti da diversi anni, anche nell’ambito di progetti ministeriali. Normalmente sono le scuole a promuovere incontri con nostri rappresentanti e talvolta si organizzano vere e proprie “visite guidate” qui in Commissariato perché i ragazzi, anche i più piccoli, siano messi nelle condizioni di conoscere l’istituzione Polizia ed avere perlomeno un’idea di come funziona un Commissariato di Polizia, a prescindere di ciò che fanno vedere film e fiction del genere diciamo così “poliziesco”.
È evidente tuttavia che queste attività non possono avere una cadenza regolare e talvolta è difficile anche calendarizzarle dato che il nostro lavoro per definizione non può più di tanto programmarsi per ovvie ragioni.
Ma, chi svolge tutti questi servizi? Con quali mezzi?
Il Commissariato di Cefalù – risponde il dott. Borsellino – è certamente medio-piccolo; compreso il dirigente ed i 2 vice, può contare su 44 unità di personale, in questo numero ci sono anche i poliziotti in aspettativa per motivi di salute e quelli prossimi alla pensione.
I locali dei quali disponiamo – continua il dirigente – sono adeguati e certamente confortevoli; disponiamo di personal computer, collegamenti internet, stampanti e scanner per svolgere al meglio il nostro lavoro.
Arriva, infine, la nota dolente.
Il parco auto di Cefalù, per la verità è un problema generale, è obsoleto; le autovetture hanno chilometraggi altissimi e non sono adatte a percorrere nè le strade del centro storico, nè quelle impervie fuori città. Il personale – conclude il dott. Borsellino – è stato davvero eroico, quando, purtroppo, il territorio di Cefalù è stato flagellato dagli incendi ed ha avuto il coraggio e la capacità di raggiungere, anche a piedi, i casolari isolati, minacciati dalle fiamme e mettere in salvo tante vite umane.