Si stanno espletando le richieste dei lavoratori Forestali di fascia 151 e, in alcune province come Palermo e provincia si sono effettuate anche le visite mediche , certamente in base a scadenze annuali quindi in tempi utili per iniziare il lavoro. Attività che dovrebbe partire entro Pasqua dunque sempre in tempi consoni a quelli dello scorso anno e programmazione simile e ripetitiva in base al territorio e alle esigenze che si possono avere con fondi già previsti in Finanziaria ma sempre legati al governo centrale che deve rendicontare il disavanzo sulla rateizzazione trentennale con la Regione Sicilia.

Quindi circa 3500 operai di fascia inizieranno con l’attività di rimboschimento e varie situazioni interne di pulizia e che, metteranno “mano” sull’attività di parafuoco che in molti casi sarà effettuata a Giugno, tempo in cui dovrebbero essere avviati i colleghi 101sti , tempo migliore e più adatto per le condizioni meteo ma relativamente gestibile in base al territorio. Realtà che cambiano in base a tanti fattori e problemi che ancora vivono e vegetano come quelli di gestione di visite mediche e pagamenti che ancora devono essere percepiti. Abbiamo sentito Antonio David operaio Forestale e blogger di ForestaliNews- «purtroppo a dirla tutta nulla è cambiato in base ai tanti proclami fatti e/o sentiti. Se positiva  è stata l’iniziativa con lo “Sveglia Regione” dei sindacati, ad oggi niente si  fiuta di diverso rispetto alle aspettative annunciate. Siamo arrivati a Pasqua e nessuna risposta da parte del governo regionale sulle riform,e si rumoreggia nelle orecchie dei lavoratori». –

I tempi burocratici e lavorativi si adegueranno a quelli degli anni passati quindi Maggio o Giugno per i 101sti e attese per i 78sti in base ai fondi attualmente disponibili visto che ormai la terza fascia lavorativa vive da questa incertezza perenne. Sul versante antincendio la prossima settimana si chiude la gara per la flotta aerea e visto che si è ampliato il servizio con accordi e contratti e tempi di intervento da maggio a ottobre e si è messo in atto un aumento di costi sui precedenti, di circa 3 mln di euro e, si potrebbe pensare che potrebbero scarseggiare i fondi disponibili per la flotta a terra ma nel contesto si è ampliato il parco mezzi della Regione Sicilia. «Dovremmo essere fiduciosi – conclude Antonio David – ma le situazioni reali devono per forza maggiore far restare con i piedi per terra, senza pensare a

stabilizzazioni o aumento di giornate se tutti proclamiamo da casa o in piazza. Solo la lotta sul campo può risultare fattibile e risolutiva al problema ma, i miei colleghi purtroppo continuano a restare sorsi e prendre il fuoco con le mani del sindacati che di tanto in tanto tenta di smuovere le acque e ritirarsi , facendo credere cdi aver svolto il suo compitino”»