Ditte edili al lavoro gratis da stamattina con mezzi, uomini e materiali per mettere a posto la strada che collega il comune di Polizzi con Piano Battaglia. E’ la nuova protesta del sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde, che a febbraio ha trasferito il suo ufficio sotto la tenda. Il primo cittadino polizzano si è stancato della lunga burocrazia per rimettere a posto la strada che collega il suo paese a Piano Battaglia. Per questo da stamattina darà vita ad una nuova protesta. Questa volta si trasferisce in località Sovarito dove sulla strada, otto anni fa, si è abbattuta una frana che ha messo in ginocchio la circolazione. Insieme al primo cittadino ci saranno alcune ditte edili polizzane che mettono a disposizione mezzi, uomini e materiali per ripristinare gratuitamente un tratto della strada che ha costretto ad emettere una delle due ordinanze che impediscono il transito. Accanto al sindaco sul luogo, per  coordinare tutto, ci sarà l’assessore Sandro Silvestri.

«Sta arrivando l’estate – commenta il sindaco Lo Verde – e noi siamo ancora con la strada interrotta. Non possiamo più aspettare. I tempi burocratici sono lunghissimi e incerti. Per dei lavori che si possono fare subito ci fanno attendere da tredici anni. Così si uccide una popolazione e la sua economia. Occorre essere più veloci. Ci vogliono risposte certe». 

Stamattina i lavori riguardano la frana che si è abbattuta sulla strada in contrada Sovarito. Con uomini e mezzi messi a disposizione gratuitamente da alcune ditte di Polizzi si interverrà per ripristinare il transito. Altre ditte, invece, offriranno i materiali che occorrono per rimettere a posto la strada. «Ringrazio quanti sono scesi sulla strada per in bene della nostra città – commenta il sindaco Lo Verde – Polizzi è stanca e non può aspettare le lungaggini burocratiche. Avevamo annunciato che la tenda era un luogo di protesta ma anche un’occasione dove elaborare idee. Con questa nuova protesta vogliamo gridare a tutti che un popolo non si può tenere fermo sotto i colpi della burocrazia. Un popolo è libero e va servito con celerità e senza ritardi».