Cento luoghi e 270 eventi, per una manifestazione che unisce sguardi
e culture diverse ed è dedicata all’archeologo Sebastiano Tusa.
La grande mostra sulla Cina di oggi e la riapertura del Loggiato San Bartolomeo.
Gli sguardi della fotografia “impegnata”, i lavori dei detenuti.
Un quadro misterioso, una collettiva sulla trash art, le visite guidate… E tanto altro.
Cento luoghi e 270 eventi – 55 mostre, 45 spettacoli, 53 incontri, 15 proiezioni, e 25 altri appuntamenti di genere diverso – oltre 3000 persone coinvolte tra artisti, operatori, intellettuali, organizzatori: La Settimana delle Culture, insignita quest’anno nella sua quarta Medaglia della Presidenza della Repubblica, è stata la prima ad investire su una Palermo dalle tante anime e rivoli artistici differenti: oggi, arrivata alla sua ottava edizione, compone un cartellone a 360 gradi che accoglie arte internazionale, teatro, musica, convegni, presentazioni, visite guidate ai luoghi di una Palermo che si guarda dentro. E si scopre bella, nelle sue Culture diverse, nella sua voglia di accogliere, sostenere, aiutare, ma anche confrontarsi.
“La Settimana delle Culture è un progetto trasversale che accoglie arte, musica, teatro, in dialogo tra loro – sottolineano il sindaco Leoluca Orlando (foto) e Adham Dawasha, Assessore alle Culture e partecipazione democratica – Dopo il grande contributo al successo di Palermo Capitale Italiana della Cultura, la Settimana guarda ad una città aperta alle contaminazioni con una storica vocazione all’accoglienza e oggi proiettata naturalmente verso i grandi temi del Terzo Millennio: pace, legalità, solidarietà e partecipazione – Palermo CulturE”. “La Settimana delle Culture è un esempio virtuoso per la promozione del territorio e il rafforzamento del turismo – spiega il rettore Fabrizio Micari – e conferma la vitalità sociale dell’attuale stagione di rinnovamento che Palermo sta attraversando, avvalorata dall’impegno di tutte le Istituzioni locali, tra le quali l’Università”. Maurizio Dipietro, sindaco di Enna, ha sottolineato come la “Settimana Federiciana da quest’anno è gemellata con il festival palermitano. Lunedì prossimo (6 maggio) alla Galleria Civica di Enna sarà esposto l’arazzo di Rosa Anna Argento, progetto proposto dalla Settimana delle Culture. Presenteremo il libro “Sulle tracce di Federico II” di Renato Frabasile, sia a Palermo che ad Enna”.
Il programma – messo a punto da Bernardo Tortorici di Raffadali, che da quest’anno guida la manifestazione, e dal comitato scientifico che ha scelto i progetti tra gli oltre trecento giunti – si srotolerà dall’11 al 19 maggio, ma già da oggi (2 maggio) sono previsti degli eventi di “avvicinamento”: all’Arsenale della Marina Regia, la “casa” della Soprintendenza del Mare, creata da Sebastiano Tusa a cui oggi è dedicata la Settimana delle Culture, è stato anche presentato in anteprima un nuovo video di Salvo Piparo dedicato ai “muri di Palermo”; e sono state infatti inaugurate “SaleSapienza”, installazione di Rosa Vetrano e “Il Viaggio della Vita. Interrotto”, sculture di Tommaso Domina che ricorda il naufragio di Lampedusa immaginando sirene che si librano in aria portando con sé le anime e i sogni dei migranti. Domani, (venerdì 3 maggio) alle 18 a Palazzo Riso sarà inaugurata “Premio Leonardo Sciascia. Amateur d’estampes. IX edizione 2018-2019”, mostra che ricorda la passione dello scrittore per le incisioni originali.
Bernardo Tortorici ha cercato di creare delle direttrici all’interno dell’enorme programma a cui contribuiscono oltre cinquanta tra associazioni, enti ed istituzioni: alcuni eventi riguarderanno l’impegno nel sociale, altri entreranno nelle carceri, altre percorreranno le circoscrizioni; un occhio attento sarà gettato sull’arte contemporanea, ma si scoprirà anche la città tramite numerose visite guidate, oltre ad “Ottocento nascosto” mostra che apre i depositi di Palazzo Abatellis e ne trae spettacolari dipinti del XIX secolo (dal 19 maggio).
Una folta anteprima è in programma per il 10 maggio, e seguirà il filo rosso dell’impegno: dai quattro monologhi divertenti su un’impossibile guerra del futuro che Liliana Paganini interpreterà al carcere di Pagliarelli, all’esposizione dei coloratissimi oggetti ed arredi in legno, realizzati dai detenuti del carcere Ucciardone, in mostra a Palazzo Riso. Sempre il 10, ma alla Biblioteca Regionale, “Rifiuti”, collettiva di oltre 60 artisti che rileggono, ciascuno a suo modo, il concetto di trash art, a cura di Anna Maria Ruta. Palazzo Mirto ospita invece “Family Connection”, mostra originale pensata da Adalberto Abbate: le collezioni “quotidiane” della borghesia a confronto con le wunderkammer nobiliari. Chiude la giornata, un’installazione video “immersiva” di Dario Denso Andriolo: “Audiȇbant” dialoga e demistifica l’affresco ritrovato del Novelli nella chiesa dell’Origlione.
L’inaugurazione vera e propria della Settimana delle Culture sarà sabato 11 maggio alle 11 in Sala delle Lapidi a Palazzo delle Aquile. E qui ci sarà la prima sorpresa: verrà raccontata la storia molto particolare e misteriosa di una tela ritrovata e studiata da Maria Antonietta Spadaro, che verrà restaurata (a cantiere aperto) dalla Settimana delle Culture. Si tratta di un ritratto di Marie-Thérèse Charlotte de France, la primogenita di Luigi XVI e Maria Antonietta, l’unica della famiglia reale a scampare alla morte durante la Rivoluzione Francese. La tela potrebbe essere giunta a Palermo con gli arredi e i tesori del reali Borbone Ferdinando e Carolina in fuga da Napoli …
Molte delle mostre che saranno inaugurate all’interno del programma, proseguiranno al di là della Settimana delle Culture. La maggioranza degli eventi è ad ingresso libero, prevedono un contributo gli spettacoli e le visite guidate, da prenotare direttamente ai link delle associazioni che le propongono. Info su www.lasettimanadelleculture.it