La flautista diciottenne, è studentessa al IV anno del Liceo Musicale “Regina Margherita” di Palermo, frequenta in contemporanea il primo anno del triennio del Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” del capoluogo siciliano, seguita rispettivamente dai maestri Aldo Nicolicchia e Francesco Sclafani. Mariabeatrice studia flauto traverso dall’età di 11 anni e da allora è un’escalation di successi, ha vinto ben 12 premi in competizioni prestigiose a carattere nazionale ed internazionale.

Al Concorso per Giovani Musicisti di Caccamo aveva già primeggiato nella sua Categoria per ben tre edizioni: nel 2014, nel 2017 e nel 2018.

Nel 2014 vince pure il Premio Comune di Villarosa; nel 2015 conquista il Premio Nazionale Città di Palermo, il Premio Internazionale indetto a Canicattì ed arriva seconda al Concorso Arte Nuova; nel 2016 vince il Concorso Nazionale Musicalmuseo di Caltanissetta; nel 2017 sale sul podio dei vincitori di Categoria anche a Campobello di Licata. Nel 2018 oltre il riconoscimento caccamese si classifica seconda al Krakamp di Benevento e prima alle due competizioni palermitane Premio Maria Elisa Di Fatta e Claudio Abbado.

Primo flauto nella Massimo Kids Orchestra e nell’Orchestra del Liceo Regina Margherita, la vincitrice del Premio Albanese ha superato con successo le selezioni per l’Orchestra Giovanile Sinfonica Siciliana; è davvero inseparabile dal suo flauto e negli anni ha alternato agli studi l’attività concertistica svolta in seno a “La Fucina dell’arte” del Conservatorio.

Al XXIV Concorso per Giovani Musicisti “Benedetto Albanese” oltre ad essersi aggiudicata la Borsa di Studio, è risultata Primo Premio Assoluto per la Categoria D (flauto traverso) e le sono stati assegnati anche il Premio Speciale “Sotto il Castello” ed il Concerto Premio “Amici della Musica Giorgio Mulè” di Termini Imerese.

«Siamo fieri d’aver portato a termine ben 24 edizioni nazionali e 3 regionali del Concorso rivolto ai Giovani Musicisti di tutta Italia. Particolarmente lieti di aver avuto quest’anno in Commissione il maestro Gaetano Colajanni, che con la sua orchestra inaugurò 31 anni fa l’attività della nostra Associazione», ha sottolineato il maestro Renato Filippello, presidente dell’Associazione Amici della Musica “Benedetto Albanese”«anche questa edizione è segnata da numeri importanti: a Caccamo abbiamo ospitato oltre 600 musicisti, iscritti al concorso in 149 tra gruppi e solisti. Si sono esibiti con molta maturità mettendo in campo un livello artistico molto elevato. Meritavano tutti di vincere!».

A rimarcare i ringraziamenti del Presidente Filippello rivolti non solo ai partecipanti, alla giuria, agli sponsor, patrocinanti, sostenitori, ai soci ed allo staff, ma soprattutto ai sacerdoti di Caccamo (don Nicasio Galbo e i parroci Domenico Bartolone, Giacomo Milianta e Francesco Cassata) per aver messo a disposizione gli spazi e le strutture per lo svolgimento della manifestazione, l’intervento del sindaco Nicasio Di Cola.

«Il Concorso Benedetto Albanese cresce di anno in anno, non solo numericamente, ma anche qualitativamente. Un’organizzazione impeccabile lo rende motivo di vanto per tutta la comunità – ha detto il primo cittadino – frutto senz’altro dell’esperienza dei soci, ma il segreto della buona riuscita è la passione che mettono nell’organizzazione di questo evento che ha visto anche in questa edizione l’impegno di una giuria la cui elevata professionalità dei componenti è garanzia per i concorrenti».

Il premio “Benedetto Albanese”, istituito nel 1992, è intitolato al celebre musicista e compositore di Caccamo, è giunto alla XXIV edizione nazionale, precedute da tre edizioni regionali. È ideato ed organizzato dall’Associazione Amici della Musica “Benedetto Albanese” con il patrocinio del Comune di Caccamo e della Regione Siciliana.

La serata conclusiva della XXIV edizione, la cui conduzione è stata affidata alla pianista Marilena Anello, Direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica, si è svolta all’interno della chiesa Santa Maria degli Angeli, un gioiello architettonico costruita oltre 500 anni fa e scrigno di numerose opere d’arte, oggi retta da don Nicasio Galbo, socio fondatore dell’Associazione “Benedetto Albanese”.

Alle premiazioni si sono alternate oltre due ore di esibizioni dei vincitori di tutte le 16 Categorie in gara al Concorso.

Dall’arpa al violino, dal pianoforte al saxofono, passando per il flauto e la chitarra, il numeroso pubblico che affollava la chiesa ha potuto godere di un maxi concerto di musica classica e jazz, con brani di artisti famosi al grande pubblico come Paganini, Liszt, Rossini, Piazzolla, eseguiti di 16 gruppi tra musicisti e cantanti provenienti da quattro regioni d’Italia: Valle d’Aosta, Campania, Calabria e da ogni angolo della Sicilia.

Ad ogni esibizione un’ovazione della sala. Particolarmente apprezzate le due soprano Gloria Grisanti in scena con il “Quando Men vo” di Puccini ed Aurora Rosalba Ducato che ha eseguito “Ah Donate il caro sposo” di Rossini.

Oltre alla giovane Arcuri, altri sette artisti hanno conquistato il Primo Premio Assoluto: tre di Categoria A, due della B e due della C. Nell’ordine premiati: Guglielmo Massimino (Pianoforte), Riccardo Palmeri (Violino) ed il Sestetto dell’Istituto Comprensivo “Politeama” di Palermo; i fratelli Alessandro e Gabriele Laura (Musica da Camera) e Valentina Ponte (Arpa); Annamaria Savitteri (Saxsofono) e Gabriele Ferrante (Violoncello).

A consegnare i premi (coppe, targhe, medaglie ed attestati) ai giovani musicisti oltre, ai soci degli Amici della Musica “Benedetto Albanese” ed ai componenti dello staff, il direttore dell’Orchestra dell’Accademia Musicale Siciliana Gaetano Colajanni e il docente di violino Paolo Gioia (entrambi componenti delle commissioni giudicatrici), il sindaco di Caccamo Nicasio Di Cola, il vice sindaco Giuseppe Libreri, gli assessori Giovanni Alongi e Maria Antonella Liberto, il presidente del consiglio comunale di Caccamo Rosa Maria Di Cola, il presidente della Pro Loco cittadina Giovanni Panzeca, il soprano Federica Neglia, i familiari del compositore Benedetto Albanese, i familiari del musicista Andra Stanfa, i familiari del socio fondatore Vincenzo Cimò, il vice presidente dell’associazione Sotto il Castello Franco Fiore.

Complessivamente trentacinque i Primi Classificati di tutte le Categorie.

Per la Categoria A: Clara Noto e Carlo Puma (Pianoforte a quattro mani); Clara Gulino e Daniele Trovato (Pianoforte); Giorgia Ogliastro (Violino); Aurora Rosalba Ducato (Soprano); Ensemble di chitarre e Davide Settembrino (Chitarra); Giuseppe Piro (Batteria); Cristian Salvatore Barretta e Antonio Fiorenza (Tromba); Mattia Benedetto Camaci (Flauto); Ruben Del Picchia (Trombone); Aurelio Mutolo (Oboe).

Per la Categoria B: Roberto Adamo e Salvatore Mastrosimone (Pianoforte); Irene Girgenti ed Elia Di Betta Scarpato (Violino); Gloria Grisanti (Soprano); Ensemble Giutar Mediterraneo (Chitarra); Nicola Coppolino (Vibrafono); Maria Giuseppe Geraci (Clarinetto); Salvatore Andrea Privitera (Tromba).

Per la Categoria C: Cataldo Gattuso ed Alfio Alessio Mazzeo (Pianoforte); Andrea Palumbo (Violino); Chiara Bonarrigo e Chiara Sernesi (Flauto); Valentina Campione ed Andrea Manta (Clarinetto); Clara Galvano (Sax).

Per la Categoria D: Simone Zappalà (Pianoforte); Rita Bianco (Sax); Domenico De Caro (Flauto); Angelo Taverniti (Clarinetto); Pietro Vitellaro (Sax).

Eccellenti anche i risultati conseguiti dalle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale.

Primi classificati per la Categoria A: Aurora Riso e Carmelo Lisotta (Violino); Sestetto di Clarinetti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Barbera” di Caccamo.

Per la Categoria B: Noemi Interrante e Sara Genco (Pianoforte); Caterina Sara Sinelli (Violino); le Orchestre degli Istituti Comprensivi “Barbera” di Caccamo e “Politeama” di Palermo.

Per la Categoria C: Miriam Alfano e Flavio Onorato (Pianoforte); Rita Lanzi e Paolo Bucceri (Flauto).

Nel corso della serata sono stati consegnati anche 11 Premi Speciali: “Monastero” a Gabriele Ferrante; “Città di Caccamo” a Laura, Alessandro e Gabriele/Ponte Valentina; “Vincenzo Cimò” ad Andrea Palumbo; “Andrea Stanfa” ad Annamaria Savitteri; “Wicky Music” al trio Valentina Campione, Andrea Manta ed Angelo Taverniti; “Edizione Curci” a Daniele Trovato; “Quattro Mani” ai pianisti Noto/Puma; “Pro Loco” a Riccardo Palmeri; “Famiglia Albanese” a Massimino Guglielmo; “Sotto il Castello” a Mariabeatrice Arcuri; “Week ende romantico” ad Anna Maria Savitteri.

Assegnati infine tre concerti premio: “Associazione Culturale Crescendo di Caltanissetta” a Valentina Ponte; “Amici della Musica Giorgio Mulè di Termini Imerese” a Maria Beatrice Arcuri; “Stagione concertistica di Bagheria” a Gaspare Capodicasa e Cataldo Guttuso.

Saluti finali del Presidente e foto di rito con la vincitrice del Premio “Benedetto Albanese” hanno concluso la serata, diramata in diretta web dal fotografo caccamese Eugenio Buzzanca. (Il video è disponibile sul canale You Tube al linkhttps://www.youtube.com/watch?reload=9&v=iegFphloZCM&feature=youtu.be ).

Benedetto Albanese, musicista e compositore di Caccamo

Nato a Caccamo il 1 maggio 1885, Benedetto Albanese era figlio di Mariano e Nicasia Fusci. Il padre, originario di Ciminna, trasferitosi a Caccamo, suonava il trombone ed era componente della Banda locale, diretta all’epoca dal maestro Matteo Aglialoro.

Iscritto non ancora quindicenne al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, nel 1905 conseguì prima il Diploma in contrabasso, pianoforte e lettere italiane e poi il Diploma di magistero in strumentazione per banda media, sotto la guida di eccellenti maestri quali Guglielmo Zanello e Carlo Graffeo.

Nel 1908 ricevette la nomina sostituto del maestro Matteo Aglialoro nella direzione della Banda Municipale di Caccamo.

Fece parte dell’Orchestra del Teatro Biondo e del Teatro Massimo di Palermo, ricevendo un attestato di lode da Gino Marinuzzi.

Nel 1909 si trasferì a Roma per seguire al Conservatorio “Santa Cecilia” un corso di perfezionamento in Strumentazione per Banda, tenuto dal maestro Vassella.

Fece parte dell’organico dell’Orchestra Sinfonica dell’Augusteo e maestro di Contrabasso dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Costanzi. A lungo collaborò con la Radio di Stato come musicista e direttore d’orchestra. Ebbe l’occasione di suonare con i più famosi direttori d’orchestra italiani e stranieri del tempo. Ebbe contatti artistici con illustri musicisti e compositori, fra cui Alfredo Casella e Lorenzo Perosi.

Dal 1936 al 1940, durante la dittatura Fascista diresse la Banda “Città di Roma” e la Banda della IX Legione Ferroviaria con la quale si esibì nelle più importanti città della Germania nazista.

Rientrato a Caccamo, nel 1952 accettò l’incarico di Direttore della Banda Municipale, ruolo che lasciò dopo un anno.

Nel 1953 diresse in piazza Duomo a Caccamo l’Orchestra del Teatro Massimo, in occasione dei festeggiamenti organizzati per il bicentenario della beatificazione del Beato Giovanni Liccio, domenicano caccamese. In quella circostanza fu eseguito il poema sinfonico “Alle Fonti del Clitunno” per grande orchestra e coro, considerata la più celebre delle sue composizioni; l’opera percorre musicalmente i passi salienti dell’omonima ode di Giosuè Carducci.

Dedicò gli anni seguenti all’insegnamento della musica nella scuola media di Caccamo e alla composizione.

Famosi sono gli “Squilli di Tromba per la Castellana di Caccamo” composti come omaggio alla sua città natale.

La maggior parte delle sue composizioni sono tutt’oggi inedite, si tratta di: composizioni corali, da camera, per pianoforte, per organo.

Morì il 19 luglio 1976 all’età di 91 anni.

Nel 1988 fu fondata a Caccamo l’Associazione Amici della Musica a lui intitolata.

Nel 1992 fu istituito dall’Associazione Amici della Musica il Premio “Benedetto Albanese”, assegnato con un concorso per Giovani Musicisti.

Il maestro Albanese non si è mai sposato. Della sua numerosa famiglia (aveva 3 sorelle e due fratelli) ancora oggi a Caccamo vivono le nipoti del celebre compositore, Nicasia ed Antonella Albanese; ogni anno al Concorso per Giovani Musicisti dalle loro mani viene consegnato il Premio Speciale “Famiglia Albanese”, offerto in memoria dello zio compositore.