E’ stato sottoscritto ieri il nuovo contratto dei dipendenti regionali e il governo Siciliano. «Un altro passo avanti per la riorganizzazione della macchina amministrativa. Un risultato straordinario con il quale restituiamo valore all’impegno dei lavoratori», ha commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Bene, giusto e consapevoli che il sistema deve andare avanti funzionare al meglio delle proprie attività e aspettative.

Aggiunge Antonio David, operaio forestale e blogger del sito di ForestaliNews – Non può che rendere felice un precario quando arriva ad ottenere qualcosa di significativo durante  o al culmine della propria fase lavorativa, cioè quei diritti negati, aumenti contrattuali o stabilizzazione per una serenità mentale lavorativa. Bene se, in genere colleghi precari regionali siciliani Asu,Lsu,ect…siano stabilizzati negli enti,comuni e quant’altro ma , a dirla tutta viene un po’ di rabbia pensare che ancora il settore forestale sia perennemente preso in giro per non usare altri termini…..-  Ricordiamo che il settore continua a rimanere “a piedi” dopo anni e anni di promesse non mantenute. Ultima la possibilità di riordinare il settore in un’ottica di credibilità lavorativa sui tutti gli ambiti territoriali con allargamento delle competenze su tutte, quelle territoriali. Qualche mese addietro i sindacati del settore hanno coinvolto i lavoratori e manifestato la loro sofferenza su tutto ciò che circonda il mondo forestale ,portando avanti le loro riforme scritte che tutti conoscono ma, il governo ad oggi …..

– Abbiamo ottenuto il rinnovo contrattuale da poco- continua Antonio David – e, seppur ancora qualcuno deve percepire gli emolumenti arretrati o lo stipendio di dicembre 2018, credo che il governo Regionale chiunque sia il colore politico, manifesta la  nausea nel di dover prendere per mano la “patata” dei lavoratori forestali. Questo loro comportamento indica tale affermazione e tutte le famiglie siciliane coinvolte in questo settore sono stanche di tutto ciò e se, dunque i numeri possono essere anche elevati, devono solo prendere atto che la colpa è della politica che ha gestito il tutto solo per i loro scopi elettorali. Ora se, tale situazione è realtà, bisogna essere consapevoli di dare dignità ai lavoratori e ai loro figli.- Promesse che si rimandano di giorni,mesi ed anni e che non trovano quadratura fattibile per risolvere una questione trentennale, andando incontro a tanti fattori sociali che possono soltanto peggiorare tale situazione. La buona volontà di agire rimane l’arma dominante al problema, anche perché le soluzioni possono essere tante, basta solo agire di conseguenza……