Lo spettacolo Tu, da che parte stai? si articola in un dialogo improbabile tra Padre Puglisi, il prete del quartiere Brancaccio di Palermo ed il suo killer. Comprende sei songs, che assumono nell’ambito dell’azione scenica la funzione quasi di coro greco, in quanto, pur legate alla vicenda particolare dell’uccisione di padre Puglisi e al fenomeno mafioso, tuttavia stimolano la riflessione sulla condizione e sul destino dell’uomo in generale. Il titolo della pièce, inoltre, vuole invitare, secondo la lezione brecthiana del teatro epico, a riflettere sulle responsabilità che ogni cittadino deve assumersi nei confronti di una mentalità di sopraffazione , di sfruttamento, di barbarie : in questa martoriata terra di Sicilia è un imperativo categorico scegliere da che parte stare anche nelle minuzie della vita quotidiana: rispettare e far rispettare la legge o consegnarsi nelle mani “ rassicuranti” del mafioso della zona: mani grondanti di sangue , spesso innocente, come quello di Pino Puglisi e di tanti altri che non si conoscono ma che ci fanno ben sperare perché  questa “mala pianta” potrà fra non molto essere estirpata,così come pensava Giovanni Falcone.

Autore e regista del lavoro è Roberto Lopes, amico del prete ucciso dalla mafia e insegnante presso il liceo classico statale “Vittorio Emanuele II” di Palermo, dove Padre Giuseppe Puglisi è stato docente.

Il lavoro trae origine dall’affetto per una persona che, seppure mite ed alieno da facili protagonismi, lavorò nell’intimo delle coscienze lasciando tracce indelebili della sua presenza.

Lo spettacolo si presta bene ad essere utilizzato come occasione di riflessione in un qualsiasi progetto, non solo scolastico, di educazione alla legalità ma potrebbe servire , il che non è poco, a ricordare , per non dimenticare, chi, come padre Puglisi, ha versato il suo sangue per la promozione integrale dell’uomo, sacerdote simbolo dell’impegno civile e quotidiano nella lotta all’ingiustizia, al sottosviluppo, alla disumanità, alla mafia.

Lo spettacolo è stato rappresentato già in occasione del convegno su Padre Puglisi presso l’auditorium SS Salvatore di Palermo nell’ottobre 1994; in alcuni paesi della provincia di Palermo e fuori (Monreale, Godrano, Villafrati, Mezzojuso, Campofelice di Fitalia, Corleone, Bagheria, Bolognetta, Vicari, Villabate, Caccamo, Lercara Friddi, Cefalù, Santo Stefano Quisquina ); in alcune scuole palermitane ( Vittorio Emanuele II, ITI Volta, ITC Pio La Torre, Ist. Mag. Margherita , Liceo Basile, liceo Meli, Scuola media Quasimodo, educandato Maria Adelaide); presso la biblioteca Comunale a Casa Professa; presso la parrocchia san Gaetano , a Brancaccio, il quartiere ove operò Padre Puglisi; a Palazzo delle Aquile in occasione delle manifestazioni di ” Palermo apre le porte” ; nell’ambito del meeting internazionale sulla pace che si è svolto nell’agosto del 1995, organizzato dall’associazione “Dipingi la pace” e da dodici comuni della provincia di Palermo; a Forlì presso il salone Santa Caterina e per le scuole superiori della provincia; a Serra San Quirico ( AN) nell’ambito della XXII rassegna nazionale del teatro della scuola; alla seconda rassegna nazionale del teatro scolastico di Campofranco ( CL), premiato come miglior testo; a Roma al Tetro Vittoria , nell’ambito della giornata della memoria e dell’impegno organizzata dalla associazione LIBERA di Don Ciotti, a marzo del 2005; presso il teatro Orione di Palermo ( 2009).

L’azione scenica , come si diceva, si articola fondamentalmente in un dialogo improbabile tra il killer e padre Puglisi, un dialogo dove si scontrano due mondi che non possono incontrarsi , il Vangelo e la lupara, ma che cercano di trovare le ragioni delle proprie scelte e, sebbene il killer alla fine sia tentato dalla mitezza di Don Puglisi e dalle sue argomentazioni di desistere dal progetto omicida e di entrare in casa per condividere la parca cena di 3P , alla fine il killer obbedisce al burattinaio che gli ha ordinato l’uccisione e che lo braccherebbe se ciò non facesse. Momento di grande tensione e coinvolgimento emotivo risulta essere in ogni spettacolo la recita simultanea del Padre Nostro cristiano e del Padre nostro del picciotto di mafia.. Particolare interesse ha riscosso il dialogo tra i vicini dopo l’uccisione , in cui si scontrano i diversi punti di vista su come confrontarsi con l’omicidio e con il fenomeno mafioso in generale. Attraverso il linguaggio dei proverbi, tipico delle classi subalterne, si scopre una contraddittoria anima del popolo che rivela da un lato una profonda saggezza e dall’altro la esaltazione del banale senso comune che culmina nella legittimazione di scelte già assunte.

ROBERTO LOPES è nato a Mezzojuso (Pa) nel 1958.

Compiuti gli studi classici, si è laureato in filosofia all’Università di Palermo con una

tesi sul teatro di Brecht e Beckett. Si è quindi specializzato in filosofia teoretica all’Università di Urbino su Le forme dell’ideologia. Insegna storia e filosofia al liceo classico statale “Vittorio Emanuele II” di Palermo. Ha lavorato come attore per la cooperativa “Studio Uno” operante al Teatro Dante di Palermo e come attore e regista per l’associazione culturale “Prospettive” di Mezzojuso. Conduce laboratori teatrali e musicali nelle scuole della provincia di Palermo fin dagli anni ottanta. Ha composto musiche per spettacoli teatrali, per celebrazioni liturgiche e per uso didattico. Ha musicato il libretto biblico IlCantico dei Cantici e composto musicheper il dramma didattico di Brecht L’eccezionee la regola. E’ autore dello spettacolo Una bimba sei, anima mia sulla figura di madre Macrina Raparelli. Ha scritto inoltre musiche per opere di Aristofane, Plauto,Sofocle e Martoglio. Ha pubblicato, insieme al maestro Nicola Figlia, il volume, Tu ha raggiuni ma iòtortuunn’haiu, Discorsiscritti e disegnati su alcuni proverbisiciliani, Edito dalla Associazione Culturale Prospettive;  il CD musicale Padre dellaluce edito dalla Butterfly Record.

Nel 2015ha pubblicato, insieme a Rosaria Cascio e Nino Lanzetta,  il volume Padre Giuseppe Puglisi. Identikit di un beato animatore vocazionale. Edizioni Di Girolamo, Trapani.

Nel 2018 ha pubblicato insieme a Giampiero Tre Re il secondo CD musicale I Girasoli